Il ds: "De Boer? Sapevamo sarebbe andato male"
Duro attacco di Piero Ausilio alla sua Inter. Il direttore sportivo nerazzurro non ha risparmiato nessuno: "Manca il senso di solidarietà, non sono riusciti a creare il gruppo per questioni di etnia, di età, ma anche di personalità e valori umani. Ci sono tanti gruppetti e tanta gente che pensa a se stessa. Ognuno non fa più del suo, non c'è grande personalià e forza d'animo". Poi su De Boer: "Sapevamo sarebbe andato male...".
Intervenuto al corso di Diritto Sportivo e Giustizia Sportiva all'Università degli studi di Milano, il dirigente nerazzurro si è sfogato: "Siamo andati su un allenatore che non conosceva la serie A ma anche chi non aveva immaginazione poteva capire che saremmo partiti in ritardo rispetto agli altri". Poi anche un po' di autocritica: "Bisognebbe essere più bravi nella comunicazione e la società dovrà fare meno errori rispetto ai tantissimi commessi quest'anno".
L'Inter sta cercando un nuovo allenatore: "Conte? Cerchiamo un allenatore di quel tipo", si è limitato a dire Ausilio.
Poi sull'oggetto misterioso Gabigol la bomba: "Abbiamo rischiato prendendo un giovane come lui? No, lui è un caso diverso ma non posso spiegarlo...".
Con Suning i tifosi sognano grandi colpi di mercato: "Oggi non è possibile pensare che nel calciomercato si possano spendere 200 o 300 milioni di euro. E non perché non lo si voglia, ma perché è impossibile. Noi oggi abbiamo una proprietà forte, solida. La nuova proprietà cinese potrebbe tranquillamente comprare i giocatori più famosi tipo Cristiano Ronaldo, ma la verità è che non possiamo farlo perché c’è quel famoso Financial Fair Play, che tiene conto dello sviluppo del club, che a sua volta deve avere una struttura che gli permette di arrivare a giocatori di una certa importanza. È un percorso che richiede tempo, idee, management".
Infine racconta come hanno agito le tre proprietà che si sono succedute negli ultimi anni: "Moratti non ha guadagnato un euro dall'Inter, ha sempre seguito la passione con gestione familiare. Poi c'è stato un signore in Indonesia (Thohir, ndr) che ha comprato il club, ha fatto un bel business e ha sicuramente favorito l'Inter in un percorso che oggi e' quello rinforzarsi nelle logiche del nuovo mercato".