L'ex centravanti in esclusiva a SportMediaset.it: "In società non c'è chi comanda"
Picconate sull'Inter, firmate Roberto Boninsegna. L'ex centravanti nerazzurro, intervenuto in esclusvia su SportMediaset.it durante "4-4-2" non ha usato parole morbide. La crisi non è colpa di De Boer, questo il riassunto del suo intervento: "Questa è una squadra costruita male, con tanti doppioni. E poi in società non c'è chi comanda". De Boer intanto rischia l'esonero: "Logico, i risultati sono contro di lui. Ma aspetterei gennaio".
Boninsegna ha voluto tracciare immediatamente i contorni della vicenda Inter: l'errore sta all'origine, al cambio di panchina ad agosto inoltrato. "De Boer ha delle colpe, ma ha trovato questa squadra già fatta. Gliel'hanno data in mano dieci giorni prima del campionato, e questo è già un errore. Anche lui ha responsabilità. Ma l'Inter è una squadra fatta male, con tanti doppioni: se gioca uno, non può giocare un altro. I nerazzurri hanno grossi problemi a centrocampo, e quindi la difesa soffre e prende sempre gol. Inoltre ci sono evidenti problemi di lingua, che non aiutano".
Bonimba scende nel tecnico, ma dà delle sferzate anche alla società: "L'Inter gioca con tre punte e poi mette Banega, giocatore preso come regista quando in realtà è un trequartista. E in realtà avevi già Kondogbia, c'è confusione. Le colpe sono dell'area tecnica, da quando manca Oriali non c'è chi comanda. La squadra è piena di solisti: se sono in giornata possono battere chiunque, ovvio. Ma poi ci si accorge che manca un regista, che quando non c'è Medel la difesa soffre. Felipe Melo è sparito, Kondogbia pure. Hanno fatto acquisti senza criteri, è un minestrone".
Infine Boninsegna analizza anche l'aspetto della leadership e del carattere della squadra: "Se io fossi l'allenatore dell'Inter non darei mai la fascia di capitano ad un centravanti di 23 anni. La fascia va data ad un centrocampista o ad un difensore o comunque ad un giocatore di grande esperienza. Icardi comunque è un grande attaccante, va rispettato. Ha solo sbagliato con la storia del libro: non doveva scriverlo".
Quindi De Boer non merita l'esonero? "I risultati lo condannano. Ma cambiando non si risolvono i problemi. Io aspetterei un po', magari fino a gennaio per capire se è davvero necessario un cambiamento".