La Questura di Milano 'silenzia' la parte più calda del tifo nerazzurro: divieto di accesso ed esposizione di striscioni, bandiere, megafoni e tamburi
Stop al tifo in Curva Nord per la partita con il Bologna. Dopo i quattro Daspo per gli ultras nerazzurri che alla notizia dell’omicidio dello storico capo della curva dell'Inter, Vittorio Boiocchi hanno costretto parte degli spettatori a lasciare il secondo anello verde dello stadio, la Questura di Milano adotta la linea dura e decide per il divieto di "accesso ed esposizione di striscioni, bandiere, megafoni e tamburi nella Nord". La decisione è stata presa dal Gruppo operativo di sicurezza della Questura, anche su indicazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Sui fatti di sabato scorso a San Siro la Procura di Milano ha anche aperto un fascicolo conoscitivo.
Un provvedimento quasi senza precedenti, arrivato dopo un weekend di alta tensione con l'omicidio del capo della Curva Nord, ucciso sotto casa sua un'ora prima di Inter-Sampdoria, e lo svuotamento del settore alla fine del primo tempo, quando gli ultrà hanno costretto diversi tifosi ad abbandonare il secondo anello verde "in segno di lutto".
4 PROVVEDIMENTI DASPO - È quanto ha stabilito la Questura di Milano nei confronti dei supporter nerazzurri che lo scorso 29 ottobre, nel corso della partita FC Inter-Sampdoria UC, dopo aver appreso la notizia dell'agguato mortale allo storico capo ultras della Curva Nord, hanno costretto parte degli spettatori a lasciare il secondo anello dello stadio. L'evento ha avuto un'ampia diffusione sui social network dove alcuni tifosi hanno descritto gli atti intimidatori e violenti subiti, sottolineando il clima di paura venutosi a creare, anche per la presenza di donne e bambini. Tra questi, un 52enne residente in provincia di Varese, pregiudicato e già destinatario di precedente Daspo, per il quale è stato emesso un Daspo di 5 anni; un 31enne milanese già indagato dalla Questura di Napoli per il possesso di artifizi pirotecnici utilizzati durante l'incontro Napoli-Inter e un 18enne milanese che, mentre esortava in modo deciso i tifosi a lasciare il settore, ne ha strattonato e spinto uno fino a farlo cadere a terra per i quali sono stati emessi due Daspo di 2 anni e un 22enne incensurato cui è stato comminato un Daspo di 1 anno.
LA CURVA NORD: IL TIFO NON SI FERMERA'
"Mercoledì prossimo, in occasione di Inter-Bologna, la Curva Nord non potrà portare allo stadio il solito materiale. Vietati dalla questura: striscioni, bandieroni, tamburi e megafoni. Al di là dei divieti, per noi sarà comunque l'occasione per tornare a fare quello che meglio ci riesce e più ci compete: incitare la squadra. Anche perché siamo convinti che è proprio quello che Vittorio vorrebbe. Il tifo non si ferma quindi. Il tifo ci sarà e sarà più forte di prima". Lo scrive la Curva Nord dell'Inter, sul proprio profilo Facebook, dopo la notizia dello stop della Questura a striscioni, bandiere, megafoni e tamburi per la gara contro il Bologna. "Chiediamo quindi a tutti gli interisti del secondo anello verde di vestirsi di neroazzurro (maglietta squadra o altro) e di indossare una sciarpa per colorare ugualmente il settore. Uniti, fieri, mai domi. Avanti Interisti, Avanti Curva Nord", conclude la tifoseria organizzata interista.