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VERSO FIORENTINA-INTER

Dalla Fiorentina al Napoli: Inter, è il mese dello scudetto

Contro i viola la prima tappa verso il big match del 2 marzo contro il Napoli. Inzaghi si gioca un bel pezzo di stagione

05 Feb 2025 - 12:37
 © Getty Images

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Sarà che l'asterisco si porta dietro qualche brutto ricordo e lascia sottopelle una certa ansia, ma domani sera, stadio Franchi ore 20.45, Fiorentina-Inter, recupero della 14.ima giornata (gara interrotta per il malore a Bove), ha un sapore particolare. Inserita alle pendici di una montagna scudetto da scalare, con Napoli-Inter del 2 marzo sulla vetta, la sfida contro i viola va insieme presa con le pinze e vinta a tutti i costi. La classifica, più di ogni altra cosa, è lì a chiarirlo: se i nerazzurri passano a Firenze, oltre a cancellare l'asterisco dalla classifica, annullano il distacco dal Napoli raggiungendolo in testa. Altrimenti toccherà continuare a rincorrere Conte con la consapevolezza che alla lunga, e con la Champions all'orizzonte, inseguire non è la situazione ideale. Ma tant'è. Fiorentina e Fiorentina, perché, dopo il recupero di domani sera, i viola si presenteranno a San Siro lunedì nel posticipo della giornata numero 24. Il doppio confronto con Italiano è solo l'inizio, perché il febbraio nerazzurro propone in serie: 

- Juventus-Inter (16 febbraio)
- Inter-Genoa (22 febbraio)
- Inter-Lazio (25 febbraio, quarti di Coppa Italia)
- Napoli-Inter (2 marzo)

Un vero e proprio tour de force, alleggerito dalla qualificazione diretta agli ottavi di Champions, ma arricchito da impegni non semplicissimi che chiariranno, se mai ce ne fosse il bisogno, quali siano o possano essere le reali ambizioni interiste. Logico, a partire da domani sera, pensare che Inzaghi dovrà dosare bene le forse della sua truppa. Il che, tradotto, significa ruotare con saggezza gli elementi, facendo rifiatare chi ha bisogno di rifiatare e mettendo minuti nelle gambe nei giocatori che hanno bisogno di ritrovare la migliore condizione, Calhanoglu in testa. 

Le rotazioni dovranno riguardare anche l'attacco, e questa è forse la sola nota dolente della stagione. Alle spalle di Lautaro, tornato in gran forma, e Thuram c'è poco o niente. Correa non è praticamente mai disponibile, Arnautovic e Taremi non danno le giuste garanzie. Insomma, La Thu-La dovrà correre parecchio e prendersi la squadra sulle spalle. Meglio va negli altri ruoli, perché Zalewski ha colmato un buco a sinistra (ma non potrà giocare a Firenze), Bisseck è diventato nel tempo super-affidabile (tanto che al Franchi dovrebbe tornare titolare al posto di Pavard) e De Vrij sta vivendo una seconda giovinezza e permettendo, di conseguenza, di non patire troppo il ritardo di condizione di Acerbi, che potrebbe però sostituirlo dal primo minuto.

Ma questo è un "problema" che verrà valutato di giorno in giorno in questa lunga rincorsa alla sfida scudetto del Maradona. Intanto: l'Inter sarà in ritiro a Coverciano in vista della Fiorentina e svolgerà sui campi della Nazionale la rifinitura pre-partita. Per quanto riguarda le formazioni, rispetto al derby Inzaghi potrebbe cambiare solo Bisseck e Pavard anche se resta un minimo dubbio sull'utilizzo di Calha dall'inizio.

Palladino è invece in piena emergenza: Comuzzo, finito il mercato, dovrebbe tornare dal primo minuto, le condizioni di Adli sono da valutare, mentre non ci saranno certamente Colpani e Cataldi. In mezzo al campo giocheranno Mandragora e Richardson, alle spalle di Kean la coppia formata da Gudmundsson e Beltran

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