La Premier aveva rescisso l'accordo a settembre 2020, dopo che PPTV aveva saltato il pagamento di due rate
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L'emittente televisiva cinese PPTV, di proprietà del gruppo Suning, è stata condannata a pagare alla Premier League inglese almeno 157 milioni di sterline (circa 188 milioni di euro) dall'Alta Corte di Londra, per non aver rispettato gli accordi sui diritti tv del campionato. La Premier aveva rescisso il contratto con il gigante asiatico nel settembre 2020, dopo che PPTV aveva mancato il pagamento di due rate dei diritti dovuti.
Alla base del mancato pagamento, secondo Suning, vi era la pausa forzata di 100 giorni dovuta allo scoppio della pandemia di Covid-19 nel 2020, oltrea alla mancanza di tifosi negli stadi quando le partite sono riprese nel mese di giugno. Il giudice ha però respinto tali argomentazioni, condannando Suning al pagamento anche degli interessi e delle spese legali. Il giudice, nella sua sentenza, ha anche sottolineato che l'emittente televisiva "non ha pagato un importo sostanziale di spese legali in sospeso", dovute ai suoi avvocati già dallo scorso anno.