Il tecnico, che dovrà sistemare la fase difensiva, vuole esterni che spingono e centrocampisti che si inseriscono: Banega sarà valutato in regia
Sta per cominciare l'avventura di Stefano Pioli sulla panchina del'Inter. Una sfida, prima ancora che un'opportunità, perché risollevare il disastroso avvio di stagione dei nerazzurri non sarà affatto una missione semplice. L'ex allenatore della Lazio ripartirà dal 4-3-3 o dal 4-2-3-1: il primo è il suo modulo preferito, ma la seconda opzione potrebbe essere più funzionale a una squadra a cui manca un regista basso.
Al primo anno di Lazio, stagione 2014/2015, Pioli è riuscito nell'impresa di portare la squadra al preliminare di Champions e in finale di Coppa Italia poi persa con la Juve. Il modulo di base era il 4-3-3, ma quella Lazio era in grado di passare al 4-2-3-1 anche a partita in corso o, in caso di necessità, pure alla difesa a tre. Il tecnico ama esterni in grado di spingere forte e centrocampisti bravi a inserirsi negli spazi: quest'ultimo aspetto, all'Inter, in questa stagione si è visto davvero poco così come si è vista poco una difesa solida, priorità assoluta da cui ripartire.
Pioli, che dirigerà il primo allenamento mercoledì, porterà con sé il vice Giacomo Murelli, il collaboratore tecnico Davide Lucarelli e i preparatori atletici Matteo Osti e Francesco Perondi. Con il 4-3-3, le due mezz'ali ideali per il tecnico sono Brozovic e Joao Mario, mentre un punto interrogativo riguarda la regia: Medel o Banega? Il primo garantisce più equilibrio ma non ha la capacità di far ripartire l'azione come, ad esempio, faceva Biglia nella sua Lazio; motivo per il quale potrebbe essere provato l'argentino, le cui caratteristiche sono però prettamente offensive. Ed ecco perché il nuovo allenatore potrebbe virare sul 4-2-3-1, con Medel e Joao Mario davanti alla difesa (Brozovic sarebbe la prima alternativa) e Banega alle spalle di Icardi, come spesso accadeva a Mauri (dietro a Klose o Djordjevic) nella stagione 2014/2015.
In difesa - oltre ai sicuri Handanovic, Miranda e Murillo - bisognerà vedere quali saranno gli esterni preferiti: Ansaldi pare la prima scelta, Santon dovrà invece vedersela con D'Ambrosio mentre Nagatomo - meno difensivo - partirà in seconda fila. Pochi dubbi là davanti, visto che Icardi rimane inamovibile e sulle fasce la coppia Candreva-Perisic è certamente, al momento, quella che fornisce le maggiori garanzie. E a Pioli, prima di tutto, inizialmente serviranno i risultati: a partire dal derby.