Inzaghi sceglie il francese e l'iraniano per conquistare i quarti: nonostante i nerazzurri partano favoriti, l’impegno non va sottovalutato
Dopo non essere annegata nella "vasca" del De Kuip, l'Inter ha bisogno di una notte di gala alla Scala del calcio per continuare a sognare il Triplete. I nerazzurri si presentano al ritorno degli ottavi di Champions League contro il Feyenoord in una chiara situazione di vantaggio: anche con tante assenze gli uomini di Inzaghi hanno dimostrato di essere di molto superiori agli olandesi e lo 0-2 dell'andata invita a essere discretamente ottimisti in vista della gara di San Siro. Paradossalmente però, partire con i favori del pronostico potrebbe non essere positivo per i nerazzurri: in campionato, più di una volta, l'Inter si è complicata la vita per approcci superficiali alla partita. Ultima in ordine di tempo la partita con il Monza. Il Feyenoord, nonostante i tanti infortuni, come ha detto il suo allenatore Robin Van Persie, "crede nell’impresa". E quelle dell'ex Arsenal non sembrano parole di circostanza: gli olandesi non hanno nulla da perdere e del Meazza hanno ricordi positivi con l'insperato e rocambolesco passaggio del playoff contro il Milan.
Come detto, entrambi gli allenatori dovranno fare a meno di diversi giocatori chiave. Partendo dall'Inter, è quasi sicuro un turno di riposo per Lautaro Martinez: il toro è uscito affaticato dalla rimonta con il Monza e, come Stefan De Vrij, non ha preso parte all'allenamento alla vigilia della sfida di Champions. Inzaghi dovrebbe risparmiare sia l'olandese che l'argentino in vista del match scudetto di domenica sera a Bergamo contro l'Atalanta, scegliendo per la partita contro il Feyenoord la coppia Thuram-Taremi. A centrocampo l'infortunio di Zielinski alza le quotazioni di Davide Frattesi: l'italiano dovrebbe tornare titolare. In regia probabile la staffetta Calhanoglu-Asllani mentre la mezzala di sinistra, a meno di sorprese, dovrebbe essere Mkhitaryan. Sugli esterni scelte obbligate: Dumfries sulla destra e Carlos Augusto a sinistra. Il rientro del brasiliano permette a Inzaghi di far rifiatare Bastoni, costretto agli straordinari per gli infortuni che hanno falcidiato il reparto dei "quinti". In difesa dunque spazio a Pavard, Acerbi e Bisseck con il tedesco in un inedito ruolo di braccetto di sinistra. In porta invece rientra Sommer. Anche Van Persie si trova ad affrontare una situazione di emergenza: a San Siro non ci saranno né Paixao, uno dei giocatori di maggiore qualità degli olandesi, né Osman che nella gara d'andata era stato una spina nel fianco con la sua velocità per la difesa nerazzurra.
Una partita che sembrerebbe a senso unico, ma l'Inter in questo periodo di appannamento fisico e mentale non si può permettere di sottovalutare nessuno: la dimostrazione più recente è il primo tempo contro il Monza. I nerazzurri stavano gestendo fin quando non sono stati infilati con un terrificante 1-2 dagli uomini di Nesta. Due colpi che avrebbe potuto mandare al tappeto i sogni scudetto. Invece è arrivata la reazione di rabbia di Lautaro e compagni che si sono rifiutati di abdicare con l'ultima in classifica. L'andamento della partita contro i brianzoli però dev'essere un monito per gli uomini di Inzaghi: ben vengano le rotazioni (soprattutto in vista dei prossimi impegni) in una situazione di vantaggio come quella che i nerazzurri si troveranno a gestire contro il Feyenoord, ma l'attenzione dovrà rimanere altissima. Dalla Thula dell'andata alla Thuta (Thuram-Taremi) del ritorno, i nerazzurri dovranno guardarsi bene dal "giocare in ciabatte" come più di una volta in questa stagione è successo contro squadre sulla carta inferiori: in palio c’è pur sempre un quarto di finale di Champions League.