Il capitano dell'Inter, la sfida con il Psv e la sua presenza al Bernabeu per River-Boca: cosa c'è di anomalo? Nulla
Milano-Madrid in aereo, su un comodo jet privato, è un viaggio di poco meno di due ore. Più lungo, ma non poi di molto, di quanto non ci si impieghi per il tragitto Milano-Appiano Gentile in macchina in una giornata di traffico. E visto che chi non è lombardo magari lo ignora, su quella tratta il traffico è molto spesso intenso.
Mauro Icardi è argentino e al Bernabeu ieri sera, si sa, si è giocata la finale di Coppa Libertadores tra Boca e River Plate, le due squadre di Buenos Aires: il capitano dell'Inter è così volato in Spagna per assistere al derby, si è seduto poco lontano dal vice-presidente nerazzurro Javier Zanetti e dal responsabile del mercato Piero Ausilio e al termine del match ha fatto ritorno a casa.
Oggi pomeriggio sarà regolarmente alla Pinetina per allenarsi e domani sera guiderà l'attacco nerazzurro contro il Psv nella sua 200esima partita con la maglia dell'Inter, andando a caccia degli ottavi di Champions. Dove e come, in tutto questo, si trovi spazio per la polemica (o l'imbarazzo) ci è difficile capirlo.