Ogni decisione sull'impiego del turco dopo gli accertamenti a cui si sottoporrà al rientro in Italia
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L'ottimismo di Calhanoglu e il realismo di Inzaghi: il capitano non giocatore (per oggi, si intende) della Turchia si è detto pronto, o speranzoso, per il match di sabato contro il Verona, il tecnico nerazzurro attende invece con cautela di saperne di più sulle sue condizioni. Solo al rientro alla Pinetina, con i conseguenti nuovi accertamenti già messi in agenda dallo staff medico nerazzurro, si avrà un quadro più completo della situazione: tenuto conto del fatto che il problema che Calha ha accusato contro il Galles ha interessato la stessa zona "colpita" a Roma un mese fa, che si tratti ora di un semplice fastidio o meno (lo stesso giocatore ha escluso la presenza di lesioni), l'idea prevalente è comunque quella di preservarlo per l'impegno di Champions contro il Lipsia di martedì prossimo, risparmiandogli il rischio di una eventuale e pericolosa nuova ricaduta a Verona.
Intanto, dopo che ieri si è riaggregato al gruppo anche Carlos Augusto (assente dal match contro lo Young Boys), da questo pomeriggio Inzaghi, febbre permettendo, ritrova alcuni dei suoi nazionali: ad Appiano sono attesi infatti Barella, Bastoni, Dimarco, Frattesi, Pavard, Thuram e Arnautovic. In arrivo anche Zielinski, in campo questa sera invece ancora l'Olanda di Dumfries e De Vrij e l'Albania di Asllani (l'indiziato numero uno per prendere il posto di Calhanoglu a Verona). Giovedì sono infine attesi Lautaro, Taremi e Buchanan. Scongiuri a parte, mister Inzaghi potrà così finalmente tornare a lavorare a ranghi completi.