I nerazzurri non vincono in casa della Vecchia Signora dal 2012, sulla panchina dei bianconeri c’era Conte
Juventus-Inter non è mai una partita come le altre, neanche se arriva a campionato quasi finito e con lo scudetto già assegnato. Il derby d’Italia in programma sabato alle 18 questa volta sarà importante soprattutto per la Juventus, che si gioca le residue speranze di qualificazione in Champions League, ma l’Inter del grande ex Conte vuole dimostrare di aver meritato il titolo battendo i campioni uscenti e soprattutto vuole sfatare un tabù che dura dal 2012. Era il 3 novembre e l’Inter di Stramaccioni si impose 3-1 allo Stadium sulla Juve di Conte (ma in panchina quella sera c’era Angelo Alessio).
Handanovic e Ranocchia di sicuro lo ricordano bene, scesero in campo dal 1’ come Buffon, Bonucci e Chiellini. Ad aprire le marcature fu Vidal, che allora vestita il bianconero, ma a ribaltare la situazione nella ripresa ci pensarono Milito con una doppietta (su rigore il primo gol) e Rodrigo Palacio. In campo quella sera c’era anche Andrea Pirlo, che sabato si gioca una buona fetta della sua stagione (e in qualche modo anche della prossima), ma Conte non vuole fare sconti perché come ha detto di recente “la vittoria deve diventare ossessione” e per l’Inter a Torino manca da ben 9 partite tra campionato e Coppa Italia (tre pareggi e sei vittorie della Juve).
Ecco perché, per tornare al successo allo Stadium, il tecnico nerazzurro metterà in campo i titolari dopo il turnover delle ultime due gare: in dubbio Sanchez, ma dovrebbero comunque partire dal 1' Lukaku e Lautaro. Barella e Brozovic dovrebbero agire da interni insieme a Eriksen (o Sensi), mentre sulle fasce ci saranno Hakimi e Perisic (in ballottaggio con Darmian). In porta ovviamente Samir Handanovic, che a Torino ha già vinto e sa come si fa.