Per i nerazzurri undici vittorie e due pareggi nelle ultime tredici partite in campionato, con quattro clean sheet di fila
di Stefano FioreIl gruppo Inter, quello che negli ultimi quattro anni di Simone Inzaghi (ma potremmo allargare il discorso aggiungendo le due stagioni a gestione Conte), ha sempre risposto presente dopo un pesante tonfo lo ha fatto anche dopo quello in Supercoppa, delicato per aver perso un trofeo, in rimonta e proprio contro il Milan. È la migliore dimostrazione della forza mentale della squadra, unica delle quattro tornate dalla trasferta a Riad a trovare il bottino pieno, che nelle ultime tredici partite di campionato ha messo insieme undici vittorie e due pareggi, un ruolino di marcia impressionante e che stride decisamente con l'eccesso di critica che, in alcuni casi, si è abbattuto su Appiano Gentile, a volte per bocca degli stessi tifosi nerazzurri.
"Facciamo notizia se perdiamo", "A volte forse subiamo critiche eccessive" hanno detto Inzaghi e Barella dopo il successo di misura contro il Venezia, quasi a rimarcare questo aspetto anche se la risposta data in campo sarebbe già stata più che sufficiente a replicare a chi ha fatto le pulci al gruppo dopo il derby arabo. Questo non cancella un apporto sproporzionato - in negativo - nella qualità fornito da alcune riserve rispetto ai titolari, a parte la negativa prova di Arnautovic gli stessi Asllani e Zielinski non hanno cancellato del tutto i dubbi che li accompagnano da inizio stagione (anche per un minutaggio complessivamente ridotto che non li aiuta a mettere ritmo nelle gambe ed entrare perfettamente in un meccanismo oliato come quello formato da Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan), e soprattutto la reiterata abitudine a incappare un po' troppo spesso nel difetto più grande di questa squadra: non chiudere le partite nonostante le occasioni create. Delle undici vittorie citate sopra, cinque sono arrivate col minimo scarto: una media assolutamente normale all'interno di una striscia in campionato ma che, analizzando i dati delle singole partite, svela come i anche quei successi sarebbero potuti essere più larghi e almeno uno dei due pari avrebbe potuto portare altri due punti.
Virgole all'interno di un ragionamento da fare su questa Inter, che riesce a sopperire alla mancanza di almeno tre titolari (Acerbi, Calhanoglu e Mkhitaryan), con due pedine fondamentali al rientro (Pavard e Thuram, entrati solo nella ripresa) e qualcuno non al top dopo il tour de force delle ultime settimane, vedi de Vrij e Bastoni. I nerazzurri hanno trovato la sesta vittoria consecutiva in trasferta senza subire gol - record per il club - e hanno messo insieme il quarto clean sheet di fila in Serie A. Numeri e statistiche che sembrano voler dire a Napoli e Atalanta, e a chiunque voglia scucire ai campioni in carica lo scudetto dal petto, che, prima, dovranno ancora vedersela con un'Inter che sembra quella dello scorso anno: nel 2023/24 erano 45 i punti dopo 18 partite giocate, solo due in meno nel 2024/25...