La distorsione al ginocchio preoccupa i nerazzurri, che salterà la trasferta all'Olimpico
Ci vorranno ancora 24 ore, o al massimo 48, per capire la reale entità dell'infortunio al ginocchio destro di Icardi. Uno stop arrivato nel momento più delicato della stagione: i nerazzurri si sono rimessi a correre per rimanere agganciati al sogno terzo posto e sabato prossimo, all'Olimpico, ci sarà la sfida con la Roma. Una gara da dentro o fuori: se i nerazzurri vincono, allora non mollano la Champions Legaue, ma se perdono dovranno accontentarsi della qualificazione all'Europa League. Meglio di niente, ma gli obiettivi stagionali erano altri. E a sei giorni dal big match contro la squadra di Luciano Spalletti, Roberto Mancini perde il suo centravanti e il suo capitano, autore di 12 reti in campionato. Al minuto 9 la smorfia dell'argentino aveva già fatto capire tutto. Poi, il primo responso: è una distorsione al ginocchio e nei prossimi giorni saranno svolti gli accertamenti del caso. Quanto basta per far preoccupare l'Inter, che teme un interessamento del legamento collaterale. Se fosse così, Icardi sarebbe out per un mese.
E a complicare il viaggio a Roma, inoltre, è arrivata l'ammonizione di Palacio nel finale. Evitabile soprattutto perché l'argentino era diffidato e sarà quindi squalificato dal giudice sportivo. Ed ecco che allora oltre alla preoccupazione per le condizioni del ginocchio di Icardi, è spuntata l'emergenza in attacco, prendendo in considerazione anche l'assenza di Jovetic, confermata dall'allenatore interista. Un paradosso per una squadra che ha molti elementi nel reparto offensivo. Così senza una vera prima punta, il tecnico nerazzurro dovrà affidarsi ad Eder, che prima punta non è. Con Ljajic e Perisic, lui sì sempre più leader della rosa nerazzurra, formerà il tridente che dovrà sfidare la Roma e continuare a inseguire il terzo posto.
All'Inter rimane la soddisfazione di essere andata oltre, contro il Bologna, all'infortunio di Icardi. Passati subito al 4-3-3 con l'inserimento di Kondogbia (peccato per l'errore finale sul gol di Brienza), i nerazzurri hanno cercato il gol con pazienza. Certo, magari giocando con meno intensità rispetto alla gara di Coppa Italia con la Juventus o alla sfida col Palermo, ma sta di fatto che alla fine la squadra di Mancini è stata premiata con un Miranda super (un assist), un D'Ambrosio rigenerato (un assist e un gol) e quel Perisic che non si ferma più. Il croato ha firmato 3 gol e 2 assist nelle ultime 6 gare. Niente male. E ora ecco la Roma.
Quarta vittoria casalinga consecutiva per l'Inter in serie A, non ci riusciva nello stesso campionato da maggio 2012
Nessuna squadra ha segnato più dell'Inter sugli sviluppi da calcio d'angolo in questa serie A (7)
Era da dicembre che l'Inter non subiva così pochi tiri in una partita di serie A (sei, precedentemente 4 contro il Genoa)
Il Bologna era l'unica squadra a non aver subito reti da corner in questa serie A e l'unica imbattuta su palla inattiva senza considerare i calci di rigore
Sono 24 ora le partite in cui il Bologna non ha subito gol nel primo tempo, un record in questo campionato
Il Bologna rimane, con la Juventus, la squadra che ha subito meno reti nel primo tempo (solo 7)
Con Donadoni in panchina il Bologna ben 18 volte su 19 non ha subito gol il primo tempo e in 13 di queste 19 volte il primo tempo è terminato 0-0
Il Bologna non subiva gol da quattro giornate di campionato
3 gol e 2 assist per Perisic nelle ultime 6 giornate di campionato giocate.
D'Ambrosio ha nel Bologna la sua vittima preferita: tre le reti ai felsinei
Mirante è il secondo giocatore che ha effettuato più passaggi nel Bologna (40, dietro a Diawara 41).