"Una situazione di crisi in cui c'è bisogno della collaborazione di tutti, dai singoli club agli organi internazionali"
"Il tema di calmierare gli stipendi dei calciatori è essenziale che sia affrontato il prima possibile per garantire la continuità e la sopravvivenza del sistema". L'ad dell'Inter, Alessandro Antonello, ospitato in un evento di Rcs Academy sottolinea quanto sia importante introdurre dei parametri per salvare l'industria calcio a seguito dei danni causati dalla pandemia: "Il tema è diventato insostenibile per i club. Oggi, nel post Covid, l'incidenza dei salari sul fatturato sfiora il 70-80%: con questi dati non c'è industria che possa reggere a lungo senza una riforma".
Un campanello d'allarme lanciato di recente anche dal presidente della Figc Gravina, che ha espresso la propria preoccupazione sia al premier Giuseppe Conte che agli organi internazionali, nella speranza di salvaguardare quella che è a tutto gli effetti una delle industrie più importanti del paese. "I club non possono essere lasciati soli, è fondamentale che il tema venga affrontato in maniera omogenea a livello europeo e nazionale - prosegue Antonello - Si può parlare di un salary cap come quello della Liga, può essere un esempio. É fondamentale creare un sistema flessibile, che possa garantire, soprattutto in circostanze di questo tipo, di mettere mano all'incidenza del costi del lavoro sui fatturati".
Un momento delicato per il nostro calcio e quello europeo in generale, una situazione che per essere risollevata ha bisogno di un contributo da parte di tutti. "É una crisi di natura finanziaria, che i i club stanno affrontando mettendo mano a tutte le risorse che hanno. Ma è necessario che ognuno rinunci a qualcosa, - sottolinea Antonello - ed è fondamentale che questo tema venga affrontato con tutta la tranquillità. Tutte le componenti devono sedersi al tavolo per trovare una soluzione, senza la quale difficilmente si potrà affrontare il futuro in maniera serena"