Con il gol alla Fiorentina sono tre centri e cinque assist: per il centrocampista sardo è già la miglior stagione in Serie A
Gli mancavano soltanto i gol. Era l'appunto che gli veniva fatto qualche mese fa. Re degli assist, d'accordo, ma serviva ancora qualcosa per renderlo un giocatore completo, maturo, decisivo. Le reti sono arrivate e con loro anche la definitiva consacrazione di Nicolò Barella da Cagliari, 24 anni domani 7 febbraio. Gol e assist nel 2-0 dell'Inter alla Juve in campionato, un'altra magia contro la Fiorentina che vale una vittoria al Franchi in campionato dopo sette anni e la momentanea testa della classifica a + 1 sul Milan. Colpi mai banali, ogni volta sono una delizia per gli occhi. Come il destro a giro che ha infilato un pur super Dragowski.
Qualità eccelsa e anche quantità, perle di bravura ma anche numeri che per lui sono già da record: con tre centri e cinque assist è già la sua miglior stagione in Serie A. E insieme a Federico Chiesa è uno dei due centrocampisti nati dopo il 1° gennaio 1997 ad aver già preso parte ad almeno 25 centri in campionato. Antonio Conte si gode il suo gioiello, motorino inesauribile nel gioco nerazzurro. Giocatore totale. E gongola il ct azzurro Roberto Mancini, che non perde occasione per elogiarlo: "Barella può diventare la stella dell’Europeo. È un giocatore completo: europeo, appunto".
Ma a chi somiglia Barella? Chi ricorda dei campioni del passato? Ecco l'accostamento ora a Nicola Berti, ora a Marco Tardelli. Ma anche a Claudio Marchisio, che ieri sera gli ha reso omaggio attraverso i social: "Da ex centrocampista non posso che ammirare la crescita costante e il talento di Barella. Giocatore giovanissimo, maturo e completo. Fortunati gli interisti, ancor di più fortunata la nostra Nazionale". "Lo ringrazio, è stato un grandissimo calciatore. Un po' mi rivedo in lui, anche se lui segnava tanto, io posso segnare di più", la risposta del numero 23 nerazzurro. E non manca il paragone con il suo allenatore. "Se c'è qualcosa di Barella nel Conte calciatore? Glielo auguro - ha detto a questo proposito il vice Stellini nel post gara contro la Fiorentina - Lui sta crescendo come Lautaro e altri ragazzi. Il prossimo step? Qualche gol anche di testa". E il diretto interessato: "Lui segnava più di me (sorride, ndr), spero a questo punto di migliorare perché stasera avrei potuto fare meglio. Comunque la cosa importante e' che l'Inter vinca, non i miei gol". Barella l'incontentabile che intanto però raccoglie elogi, spinge in alto l'Inter e fa sognare i tifosi.