Il croato con Joao Mario ha preso le chiavi del centrocampo nerazzurro. Attenzione al fair play finanziario
La rinascita dell'Inter passa dai piedi di Marcelo Brozovic. Il centrocampista croato, messo fuori rosa da De Boer a inizio stagione e poi reintegrato, dall'arrivo di Pioli alla guida dei nerazzurri si è trasformato nel leader a centrocampo, andando a segno già quattro volte. Un ruolo importante che però ha attirato i grandi club europei e l'Inter, attenta al fair play finanziario, dopo il rinnovo potrebbe piazzarlo a carissimo prezzo.
Il passo da "epic" a "magic" Brozo è già stato compiuto. Contro il Genoa il croato ha disputato una partita di grande sostanza trovando anche la prima doppietta in Serie A, ma i suoi novanta minuti sono stati molto di più. In mezzo al campo Brozovic in tandem con un Joao Mario più libero di distribuire palloni e dettare i tempi, ha dato equilibrio all'Inter nonostante una partita di sofferenza, ma è in fase offensiva che ha dato di più. I suoi inserimenti tra le linee genoane sono risultati decisivi e il secondo gol ne è stata la dimostrazione lampante.
Merito di Pioli che ha saputo trovargli la sistemazione ideale in campo pur nella piena fase sperimentale del tecnico nerazzurro, ma anche del centrocampista croato che dopo l'inizio di stagione turbolento con De Boer, da epurato per scarso rendimento e motivi disciplinari si è trasformato in un titolare pressoché inamovibile per l'Inter, sapendo sfruttare le occasioni che il nuovo corso tecnico gli ha concesso. A gennaio però il suo destino potrebbe non cambiare, pur con uno scenario completamente diverso rispetto a settembre. Incombe il mercato.
Se a inizio stagione si parlava però di un addio pressoché scontato e in saldo, ora i termini sono decisamente altri. Il fresco rinnovo contrattuale con l'aumento dell'ingaggio a 2,5 milioni e una clausola per l'estero da 50, non lo mette al riparo dall'addio ai nerazzurri. Sulla società incombe il fair play finanziario e con l'offerta giusta dall'estero Brozovic potrebbe essere la pedina sacrificata per risanare le casse societarie. Starà ai dirigenti valutare il da farsi, ma a conti fatti oggi sarebbe come togliere un pilastro portante alla costruzione che Pioli sta edificando settimana dopo settimana. Con un Joao Mario così, però, le preoccupazioni sarebbero meno del pensabile. Il portoghese lentamente sta prendendo le chiavi del gioco nerazzurro e contro il Genoa ha fornito la prova più convincente dal suo arrivo tra dribbling, palloni recuperati e occasioni create, mettendo lo zampino in entrambi i gol del collega croato.