Il tecnico dopo lo Shakhtar: "La squadra ha dato tutto, l'unica cosa incredibile e non aver segnato allo Shakhtar né all'andata né al ritorno".
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È un Antonio Conte piuttosto deluso quello che si presenta ai microfoni dopo l'eliminazione dalla Champions League della sua Inter: "Non ci è mancata la cattiveria - ha detto il tecnico nerazzurro - La squadra ha dato tutto. L'unica cosa incredibile è che in 180' contro lo Shakhtar non abbiamo fatto neanche un gol. Incredibile che il loro portiere sia stato il migliore in campo in tutte e due le occasioni. In questo momento c'è rammarico e delusione, altre valutazioni le faremo a freddo. Voglio però dire che non siamo neanche stati fortunati con gli arbitri e col Var. Se andiamo indietro e guardiamo certe situazioni, mi sento di dire che non siamo stati rispettati".
Conte ha parlato anche dei cambi, apparsi un po' tardivi: "Con Sanchez ci saremmo andati a sbilanciare, mentre a centrocampo i calciatori a disposizione erano quelli. Ho preferito dare 20' ad Alexis e poi far entrare Eriksen quando Lautaro non ne aveva più. In mezzo eravamo contati". E ancora: "Ho fatto entrare Perisic al 65', poi anche Sanchez ed Eriksen: due ali, due punti e centrocampisti offensivi, cosa potevo fare di più?".
Il tecnico ha infine negato che la sua squadra abbia avuto un'involuzione di gioco rispetto all'estate, quando arrivò in finale di Europa League rifilando per altro 5 gol allo stesso Shakhtar: "Non c'è nessun problema nell'Inter, anzi sono gli avversari che stravolgono sempre il loro sistema di gioco per affrontarci. Lo Shakhtar ha preso 5 gol da noi in agosto, infatti in questa stagione ci ha affrontato in maniera totalmente diversa. Un piano B per vincere? Ce l'abbiamo, ma non lo diciamo a nessuno. Altrimenti ci parano anche quello".
Sul futuro della stagione: "Compromessa? Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato, sono state prese delle posizioni a tal proposito. Ora dobbiamo ripartire subito, pensando già al match di Cagliari in campionato".