Il tecnico dopo il Cagliari: "Le scorie della Champions potevano farsi sentire, grande risposta dalla squadra"
Dopo il 3-1 in rimonta col Cagliari, Antonio Conte è soddisfatto. "Complimenti ai ragazzi, sono stati bravi a reagire - ha spiegato il tecnico dell'Inter -. Abbiamo creato tante occasioni, ma ci siamo trovati in svantaggio e potevamo perdere lucidità". "Siamo con l'elmetto e sott'acqua - ha aggiunto -. A un certo punto ci siamo dovuti arrangiare e abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo". "Le scorie della partita di Champions potevano farsi sentire nella testa e nelle gambe dei calciatori - ha continuato -. Ma la squadra ha dato una grande risposta. Ora Spero che la rosa diventi più snella e funzionale"".
Nel primo tempo l'Inter ha fatto 15 tiri nello specchio della porta avversaria, ma non ha segnato. "Preoccupazione? Un allenatore dovrebbe essere preoccupato quando la squadra non crea situazioni da gol - ha spiegato Conte -. Noi invece ne creiamo molte." "Poi se crei e non concretizzi perché sei impreciso o per alcuni miracoli dei portieri come ha fatto oggi Cragno un po' di ansia ti viene - ha continuato -. Se non segni se ti va bene pareggi. Se ti va male, basta subire un gol per perdere".
"La prova di Eriksen? Valuto la prestazione di tutti, no mi piace soffermarmi sui singoli - ha aggiunto - Non sarebbe giusto. La prestazione oggi è positiva, sia per quello che abbiamo prodotto, sia perché abbiamo trovato la forza di reagire nonostante la delusione in Champions". "Ci sono due aspetti della gara. La partita che abbiamo preparato e giocato nella giusta maniera, creando tante occasioni. E la partita della determinazione perché a un certo punto ci siamo dovuti arrangiare e buttare il cuore oltre l'ostacolo". "Certe volte bisogna fare così. I ragazzi lo stanno imparando e sono contento - ha proseguito il tecnico nerazzurro -.I ragazzi sono tati bravi a ribaltare un risultato che era nettamente ingiusto. Proseguiamo il cammino cercando di migliorare".
Poi sulla difesa a quattro: "La mia era una battuta sul piano B. Il piano B per ogni mister sono le sostituzioni. Dipende da come va la gara. In certe situazioni si rompono gli equilibri per mescolare le carte, ma a volte si rischia anche tanto". "Per farlo però servono tutti i calciatori a disposizione - ha continuato -. Se però la rosa non è al completo, questo non si può fare. A volte si danno dei giudizi, ma chi è dentro non può dire tutto...".
Capitolo Barella: "Nicolò è un calciatore giovane che ha qualità importanti. Ha bisogno a volte di autodisciplinarsi perché ha tanta energia e quando vuole strafare commette delle piccole ingenuità". "Stiamo parlando di un giocatore che è al secondo anno all'Inter e sta crescendo in maniera importante - ha aggiunto -. E' un giocatore con prospettiva da top player. Dobbiamo aiutarlo ad aumentare il suo livello perché a fine carriera bisogna lasciare il segno vincendo qualcosa non solo partecipando".
Chiusura per l'obiettivo scudetto e il mercato. "Van fatte delle valutazioni obiettive - ha spiegato Conte -. Dall'esterno si vedono situazioni che poi non sono proprio reali. Va bene così. L'importante è che io la società conosciamo le problematiche e le difficoltà che abbiamo condiviso e accettato a inizio percorso". "Andiamo avanti sperando di poter migliorare qualcosa, che qualche giocatore possa poter andare a giocare e diventare più snelli ma più obiettivi e funzionali a ciò che vogliamo", ha concluso.