Il tecnico olandese: "Ho scelto la difesa a 3 per infastidire il Chievo"
Quattro mesi per vedere la sua Inter. Il cammino è lungo, l'inizio è choc. Frank De Boer, dopo la batosta con il Chievo, non cerca scuse: "È stata una giornata difficile, ma siamo all'inizio: avremo tempo e modo di migliorare. Siamo molto rammaricati per il risultato". Hanno stupito molte sue scelte, soprattutto quella della difesa a 3: "Pensavo sarebbe stato il modulo migliore per infastidire il Chievo".
L'Inter non ha creato occasioni offensive e inoltre lo schieramento a 3 della linea difensiva non ha nemmeno dato certezze: "Ho giocato con la linea a tre in base alla valutazione sulla condizione fisica e sul sistema di gioco del Chievo, schierato a quattro dietro e col rombo". Missione fallita e De Boer sottolinea la condizione fisica non ottimale dei suoi giocatori: "Abbiamo preso il gol in un momento in cui creavamo occasioni, forse la nostra concentrazione si è persa anche a causa della condizione fisica. In certe occasioni si poteva fare un fallo per interrompere l'azione. La condizione fisica ha influito a volte anche nella transizione"
Candreva in campo e Perisic fuori: "Abbiamo tanti giocatori e dobbiamo stare attenti perché non tutti possono giocare per 90 minuti. Abbiamo giocato solo un match amichevole e non ho avuto modo di migliorare certi aspetti". Poi De Boer ha spiegato che l'assetto, il 3-5-2, e le scelte di Candreva-Eder sono state dettate anche dall'aver osservato l'Italia di Conte agli Europei: "Hanno giocato insieme con un certo assetto in Nazionale. Non eravamo molto sicuri nel primo tempo, nonostante avessimo il pallino del gioco". Infine una menzione per Erkin, che pare in procinto di lasciare i nerazzurri senza aver mai debuttato: "È un buon terzino, deve meritarsi il posto".