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Inter e Juventus al lavoro, lo scambio Icardi-Dybala torna di moda

L'operazione gioverebbe ad entrambi i club, ma i tifosi e il ritorno di Higuain potrebbero far saltare il banco

02 Giu 2019 - 17:35

Dybala è con la nazionale argentina, Icardi in vacanza per fiumi. Distanti sì, ma solo fisicamente. Negli ultimi mesi l’A4 Milano-Torino è stata infatti intasata quotidianamente da botta e risposta: le rivelazioni di Wanda a Tiki Taka, l’intenzione di Paratici ("Icardi? A giugno vediamo") e la provocazione di Marotta ("Stessa cosa per Dybala").
Il tutto arricchito dalle prestazioni stagionali dei due attori, non protagonisti in campo. Eh già, perché Dybala si presentava al via con il record personale di 26 centri e dieci mesi dopo (e un Ronaldo in più) chiude con il magro bottino di 42 presenze e 10 gol. Icardi invece era partito con il botto, 4 gol nelle sue prime sei di Champions, ma ha chiuso facendo il botto contro il muro Dragowsky. Nel mezzo sappiamo tutti cosa è successo, non serve ricordarlo.

Nonostante le continue smentite, il possibile scambio tra Maurito e la Joya puntualmente torna di moda. È vero che Allegri se ne è andato (e Paulo lo ha anche ringraziato) e Icardi e Wanda continuano a ripetere di voler rimanere a Milano, ma è altrettanto vero che entrambe le società farebbero una grande plusvalenza (ancora meglio se entro la fine di giugno) e metterebbero praticamente a posto il Fair Play Finanziario in una mossa sola. Inoltre il contratto di Mauro è in scadenza a giugno 2021 e ciò significa che l’Inter ha tempo per rinnovare l'accordo o lasciarlo andare via fino a 6 mesi da quella data se non vuole perderlo senza incassare niente. La Juve d'altro canto ha bisogno di un centravanti e uno come Icardi a prezzo di saldo non lo trovi più.

Letta così sembra fatta, ma attenzione perché nel mazzo c’è sempre un Jolly che cambia tutto. Può essere l'umore delle due piazze per esempio, molti tifosi non prenderebbero bene lo scambio. Oppure può essere il ritorno di Higuain con Maurizio Sarri in panchina. Uno come il Pipita non dimentica come si segna e di panchina ne ha già fatta abbastanza. In qualsiasi storia, si sa, il terzo incomodo può far saltare tutto.

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