Il vice allenatore nerazzurro dopo il successo sull'Empoli: "Acerbi? Speriamo che sia un capitolo chiuso"
Con Simone Inzaghi rimasto senza voce è Massimiliano Farris a presentarsi ai microfoni dopo la vittoria dell'Inter sull'Empoli: "Uno sfizio da toglierci da qui alla fine del campionato? Vorrei togliermeli tutti - le parole del vice allenatore nerazzurro a Dazn -. A parte gli scherzi, onestamente non abbiamo mai parlato della partita in cui vincere lo scudetto. Ne mancano ancora otto, dobbiamo ancora fare bene per arrivare al nostro obiettivo. Sicuramente vogliamo arrivare allo scudetto il prima possibile. Ora pensiamo a fare una bella partita a Udine, sperando di vincere senza subire gol".
Si è poi parlato della prova di Barella e dell'andamento del match: "Ha fatto una stagione di altissimo livello, è rientrato alla grande dopo il gol in Nazionale. Abbiamo gestito bene il primo tempo, ma in realtà siamo andati meglio nel secondo e le sostituzioni ci hanno dato una grande mano".
Inevitabile tornare sul caso Acerbi e sulla scelta di schierarlo titolare: "L'ultima decisione la prende sempre il mister, c'è stato un bel tumulto, abbiamo parlato con lui e quando ci ha detto di non aver mai pronunciato quelle parole ci siamo schierati tutti dalla sua parte. Lo conosco dai tempi della Lazio, è un bravissimo ragazzo e assolutamente non un razzista. Speriamo che il capitolo sia chiuso".
Segnali particolarmente positivi sono arrivati dalla difesa: "Vuol dire che i ragazzi hanno qualità, noi diamo le idee, ma gli strumenti per suonare lo spartito ce li hanno loro. I nostri difensori hanno grande mobilità, inoltre vengono sempre coperti dai centrocampisti. È un lavoro di squadra che stiamo portando avanti bene".
Infine, il momento di leggero appannamento di Lautaro, dopo una stagione da trascinatore assoluto: "Aveva un po' di stanchezza, è arrivato per ultimo e dalla trasferta più lontana. Tutti cercano di fornirgli palloni per fare gol, una partita o due di appannamento ci sta, non si può discutere. Il lavoro che fanno lui e Thuram, ma anche Sanchez e Arnautovic, ci dà una grossa mano in fase di non possesso".