Con due vittorie nelle prossime due gare (Cagliari e Milan), Inzaghi può festeggiare lo scudetto
In una stagione in cui ormai, paradossalmente, restano solo due obiettivi, il sogno è sempre lo stesso: festeggiare la seconda stella in casa del Milan. Il gol al fotofinish di Davide Frattesi, che ha piegato la resistenza dell'Udinese, completato la rimonta avviata dal rigore di Calhanoglu (dopo il gol iniziale di Samardzic) e regalato i tre punti ai nerazzurri permette alla squadra di Inzaghi di mantenere il distacco di 14 punti sul Milan a 7 giornate dalla fine. In linea strettamente teorica servirebbero ancora otto punti per festeggiare lo scudetto numero 20 (a 90 punti l'Inter sarebbe irraggiungibile anche se Pioli dovesse vincerle tutte da qui alla fine del campionato, ndr), ma il calendario va incontro a Lautaro e compagni che, a prescindere dal risultato dei rossoneri in casa del Sassuolo, battendo il Cagliari in casa e, appunto, i cugini nel derby diventerebbero campioni d'Italia con la bellezza di 5 giornate di anticipo. Il conto è presto fatto: l'Inter salirebbe a 88 punti, il Milan "scivolerebbe" a 71. A, cioè, 17 punti di svantaggio con 15 punti ancora in palio.
Se però il Milan non dovesse vincere contro il Sassuolo, all'Inter basterebbero una vittoria contro il Cagliari e un pareggio nel derby (o viceversa). In questo caso i nerazzurri salirebbero a 86 punti, i rossoneri si fermerebbero massimo a 70 (con due pareggi) consegnando sempre il titolo a Inzaghi nel derby.
Insomma, la data del 22 aprile, un lunedì perché il giovedì prima il Milan sarà impegnato nel ritorno dei quarti di Europa League in casa della Roma, è da segnare in rosso per i tifosi dell'Inter e, in altro senso, anche per quelli del Diavolo. Scudetto e conseguente seconda stella a parte, a Inzaghi non resterebbe che correre per il record di punti stabilito dalla Juve di Conte, che vinse il titolo con 102 punti. Vincendo tutte le partite che restano, i nerazzurri potrebbero toccare quota 103. Un dettaglio a quel punto, buono per la storia. Ma un dettaglio che in casa Inter interessa parecchio.