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Icardi: "Pochi 110 mln? Forse sì"

Il capitano nerazzurro: "In società sanno quello che penso e siamo tutti molto tranquilli". Intanto il club lo celebra con un video che raccoglie i suoi 100 gol interisti

19 Mar 2018 - 19:10

"In società sanno quello che penso e quello che voglio. E siamo tutti molto tranquilli": parola di Mauro Icardi a proposito del suo futuro. Il capitano dell'Inter però, alla rivista Undici, ha parlato anche della clausola da 110 milioni: "Sono pochi? Forse sì..." ha ammesso l'argentino che comunque ha ribadito: "Sono interista e voglio vincere con questa maglia". Poi rivela: "Non sono come Totti, a 40 anni avrò smesso di giocare a calcio".

"Dopo quello che è successo nell'ultimo mercato forse hai ragione; però questa della clausola è una cosa che abbiamo discusso con la società e si è deciso di fare così" ha detto Maurito sui 110 milioni di clausola, validi per l'estero, che servirebbero per acquistarlo. Icardi ha parlato della fascia da capitano che porta al braccio: "Essere il capitano dell'Inter per me non è difficile, ho la personalità per farlo tranquillamente. E soprattutto io sono interista" ha detto. Il numero 9 ha parlato anche del suo approdo in nerazzurro, fortemente voluto dall'ex presidente Moratti: "Quello che mi ha voluto di più è stato Massimo Moratti. Mi ha preso dalla Samp quando avevo 19 anni". 
Per quanto riguarda il futuro, Icardi ha ammesso di sperare di viverlo ancora con i colori nerazzurri addosso: "Spero di fare una lunga strada all'Inter, voglio vincere qualcosa con questa maglia". Più in generale sul suo futuro da calciatore l'argentino ha ribadito: "Spero a 30 anni di giocare ancora al calcio. A 40 avrò smesso di sicuro, non sono come Totti. Anzi, a 40 anni non sarò nel mondo del calcio. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia". 

Icardi ha parlato anche degli obiettivi stagionali della squadra: "Lo sappiamo tutti: dobbiamo tornare in Champions League. Abbiamo in testa l'obiettivo che ci chiedono tutti: la società, il presidente, fino all'ultima persona che lavora qui". 

Tra le rivelazioni, una riguarda il suo addio al Barcellona: "Abbiamo un po' litigato, però ho deciso di venire qua in Italia perché ero convinto di poter fare meglio che in Spagna. Al Barcellona in quel momento lì non era facile. Qua mi hanno dato subito la possibilità di giocare ad alti livelli ed era il mio obiettivo". Nessun dubbio, invece, per quanto riguarda la scelta della Nazionale anche se, in un periodo c'era la possibilità di vederlo in Azzurro: "Mi hanno chiamato per l'Under e ho litigato con quelli della Samp perché io non volevo andare, io volevo l'Argentina. Anche gli spagnoli ci hanno provato, hanno chiamato mio padre, ma io ho sempre scelto l'Argentina. E ce l'ho fatta". Ma se c'è una cosa che non rifarebbe riguarda l'autobiografia che provocò la spaccatura con la Curva Nord: "Una cosa brutta per tutti. Io ci tengo tanto all'Inter, lo sanno tutti. È stata una cosa un po' brutta per tutti che non rifarei".

Nel frattempo l'Inter rende omaggio al suo capitano: un video realizzato dalla società nerazzurra mostra tutti i 100 gol segnati da Mauro Icardi in maglia nerazzurra. Il poker realizzato a Marassi, infatti, non ha solo permesso all'argentino di entrare, a 25 anni, nel club dei centenari della Serie A (sono 103 le sue marcature totali nel nostro campionato comprese le 10 con in blucerchiato) ma anche di toccare quota 100 con l'Inter. La prima gioia risale al settembre 2013 quando il numero 9 esultò per la prima volta a San Siro contro la Juve. Fino ad arrivare all'ultimo gol rifilato alla sua ex squadra, la Samp.

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