Inzaghi si gode le 9 vittorie e i 28 punti conquistati nelle prime 11 giornate: solo Spalletti aveva fatto meglio nella storia nerazzurra
di Daniele PezziniLa bella vittoria sull'Atalanta ha certificato il momento d'oro dell'Inter di Simone Inzaghi. A Bergamo i nerazzurri hanno infilato la terza vittoria di fila, la nona nelle prime undici giornate di Serie A. Finora hanno portato a casa 28 dei 33 punti disponibili, un avvio sprint che non si vedeva da anni: l'ultimo a riuscirci era stato Antonio Conte al suo primo anno a Milano (stagione 2019/20) e prima di lui José Mourinho nella stagione del Triplete (2009/10).
Nell'era dei tre punti, in realtà, il migliore di tutti è stato Luciano Spalletti (29 quelli conquistati nelle prime 11 nel 2017/18), ma per quanto suggestivi i confronti con il passato lasciano il tempo che trovano.
Quel che conta è che Inzaghi si possa godere una squadra in salute (resta da valutare l'infortunio di Pavard), solida, concreta e bella da vedere. L'Inter gioca un calcio moderno e aggressivo, crea molto e concede pochissimo agli avversari. Ha il miglior attacco e la miglior difesa del torneo e anche in Champions League ha saputo mettere subito il girone sui binari giusti. A Bergamo, dopo un avvio un po' in salita, è riuscita a colpire al momento opportuno, ha blindato il risultato nella ripresa e poi ha saputo controllare con il giusto grado di apprensione anche dopo il gol di Scamacca, senza mai rischiare troppo e affidandosi alle parate di un affidabilissimo Sommer quando occorreva.
In tutto questo, ancora una volta, a brillare è stata soprattutto la stella di Lautaro Martinez: un po' opaco nei primi 45', ma capace di prendersi sulle spalle la squadra nel secondo tempo e permetterle di mettere in ghiaccio la vittoria con un gol capolavoro dei suoi. Sono 12 nelle prime 11, il doppio di chi lo insegue in classifica marcatori (Osimhen e Giroud, a quota 6). Numeri che in casa Inter non vedevano dalla stagione 1958/59, quando Angelillo ne segnò addirittura 19 nelle prime 11 (chiudendo poi a 33). Nell'anno solare solo Harry Kane ha segnato di più. I dati a volte non dicono tutto, ma in questo caso certificano il momento straordinario del Toro di Bahía Blanca, che a 26 anni è già da tempo il leader indiscusso della squadra e che in questa stagione sembra intenzionato ad alzare ulteriormente l'asticella.
In attesa di Fiorentina-Juventus l'Inter può dunque godersi questa prima mini-fuga e guardare con fiducia al prossimo ciclo di incontri, che prevede un trittico di trasferte da brividi in Serie A. Dopo aver ospitato il Frosinone, rientrati dalla sosta, ci sarà infatti proprio lo scontro diretto coi bianconeri a Torino, poi quello col Napoli al "Maradona" e infine (dopo l'Udinese) quello con la Lazio all'Olimpico. Un mese e mezzo per continuare a correre e mandare un messaggio chiaro a tutte le potenziali rivali per lo scudetto.