Le prestazioni del serbo possono far cambiare le strategie future dei nerazzurri
La ricerca di Roberto Mancini di un centrocampista di qualità, di un Pirlo tanto ventilato, potrebbe non essere più così pressante e necessaria. Il perché lo si legge nelle scelte, di modulo e di uomini. E lo si ratifica anche, e soprattutto, dalle prestazioni qualitative di Adem Ljajic. Un attaccante che esclude l'arrivo di un regista? Non è una certezza, ma Mancini ha virato verso una squadra diversa, complici anche due circostanze.
Sono l'assenza per infortunio di Kondogbia e l'esclusione, per scelta di Icardi. È come se, nel secondo tempo di Napoli, fosse scattato un qualcosa nell'Inter e in Mancini. Contro il Genoa l'allenatore nerazzurro ha proposto una squadra a trazione anteriore con due mediani di pura rottura e quattro attaccanti, nessuno dei quali centravanti puro. Il risultato? Una squadra veloce, scattante, reattiva. Illuminata, in continuazione, dalle invenzioni di Ljajic. Due gol nelle ultime due partite, il serbo ha partecipato alla realizzazione di 4 delle ultime 5 reti nerazzurre (2 gol, 2 assist). La sua presenza in pianta stabile nei titolari è una novità: Ljajic fino ad ora ha collezionato 10 presenze, 6 da titolare e solo 4 intere. Con il Genoa è stata la terza di fila.
Ljajic non ha mai spiccato per continuità di rendimento: nella sua indole ci sono quelle pause un po' tipiche dei giocatori ricchi di talento ma troppe volte discontinui. Nessuno, fino ad ora, lo ha mai considerato un titolare fisso, nonostante nella passata stagione con la Roma sia stato il miglior marcatore stagionale giallorosso. Vive in questo momento uno stato di grazia: garantisce elettricità e profondità di giocate. La sua attitudine ad accentrarsi e ad agire nelle zone centrali del campo sta dando a Mancini l'uomo in più che tanto invocava. Unito alla rapidità di gente come Perisic e Biabiany, le soluzioni offensive dell'Inter sono davvero tante. Resta ancora da definire il dilemma Icardi: con la presenza di Maurito, come si configurerà l'attacco nerazzurro?
Quello che è certo è che in questo preciso momento, come detto dallo stesso Ljajic, "alla Roma si staranno mangiando le mani". Avere Ljajic al posto dell'inespresso Iturbe per Garcia sarebbe oro che cola. E invece il serbo è finito all'Inter quasi per caso, nelle ultime ore di mercato, quando Mancini invocava Eder e poi ha dovuto ripiegare, un po' a sorpresa, sul giallorosso. Che ora fa la felicità dell'Inter, che a giugno dovrà decidere se riscattarlo o meno. A giudicare dalle prestazioni, ad oggi, ci sono pochi dubbi.