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Inter: Lautaro ha la febbre, niente Verona. Inzaghi sceglie Correa con Thuram: ecco il perché

L'argentino è rientrato in mattinata a Milano per rirpendersi al meglio in vista del Lipsia 

23 Nov 2024 - 11:38
 © Getty Images

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L'influenza ha cancellato ogni dubbio: Lautaro salta il match con il Verona, ha la febbre ed è già rientrato in mattinata a Milano e si spera ora potrà tornare a disposizione di Inzaghi e dell'Inter per il match di martedì sera contro il Lipsia in Champions League. Al momento non ci sono preoccupazioni al riguardo, ma certo nulla può darsi per scontato. Un problema per l'oggi (anche se l'argentino dopo gli impegni con l'Albiceleste era dato comunque in panchina) e una piccola incognita per il futuro prossimo. Detto questo, fa fede quanto osservato nei giorni scorsi: contro l'Hellas l'attacco nerazzurro dovrebbe essere composto da Thuram e Correa.

Decisione sulla quale pesano i "dati" e il "fattore umano", la "scienza" e la "psicologia". I dati: Thuram è l'attaccante che è tornato dagli impegni con le nazionali con la condizione fisica migliore, Correa quello che nelle due settimane di pausa ha potuto lavorare con maggiore intensità agli ordini di Simone Inzaghi. Il fattore umano: Thuram è di gran lunga la punta più in palla nella rosa nerazzurra in questo tardo autunno, Correa il "desaparecido" che al Bentegodi, nell'ormai lontano 2021, si presentò con una doppietta folgorante e che proprio da qui potrebbe trarre nuova linfa e ispirazione in un pomeriggio in cui ritrovare una collocazione da tempo smarrita. Taremi, attaccante di coppa sinora sempre utilizzato da titolare nelle notti europee, si scalda invece per la sfida con il Lipsia, tanto più che - pure lui reduce da lunghi viaggi con l'Iran - va preservato alla luce dell'influenza che ha colpito Lautaro. Arnautovic pure: rivitalizzato dal pieno impiego con l'Austria, è destinato oggi alla staffetta con Correa, in un gioco di calcoli fatti con il bilancino utile a soppesare la fatica al via di un nuovo e intensissimo ciclo di impegni.

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