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Inter, Lukaku shock: "A gennaio 23 giocatori su 25 erano malati"

L'attaccante nerazzurro durante una chat Instagram: "Contro il Cagliari un difensore stava svenendo”

21 Apr 2020 - 16:16

“Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e giuro che 23 giocatori su 25 dell'Inter erano malati. Non è uno scherzo". Durante una chat su Instagram con Kat Kerkhofs, moglie di Mertens, Romelu Lukaku svela uno spaventoso retroscena sullo stato di salute della squadra nello scorso mese di gennaio, quindi molto prima del lockdown causato dalla pandemia coronavirus: "Abbiamo giocato in casa contro il Cagliari di Radja Nainggolan - racconta il belga - e dopo 25 minuti uno dei nostri difensori ha dovuto lasciare il campo. Non poteva andare avanti e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre".

"Mi ha anche infastidito - continua Lukaku - Quando mi sono riscaldato, sono diventato molto più caldo del solito. Non prendevo la febbre da anni. Dopo la partita c’è stata un’altra cena con gli ospiti di Puma in programma, ma ho ringraziato e sono andato dritto a letto. Non siamo mai stati testati per il virus in quel momento, quindi non lo sapremo mai con certezza. Ho  contribuito con 100.000 euro a un ospedale di Milano. Non ho mai fatto cose del genere prima d’ora. Non ci ho mai pensato. Più invecchio, più mi rendo conto di avere una piattaforma per aiutare le persone. Sono qui in Italia e sono stato accolto molto bene qui. Quindi è bello supportare le persone qui”.  

Il virus fa paura: "Mia mamma ha il diabete. Questo è il mio più grande shock. Non mi importa, è la mia migliore amica. Ogni quattro ore chiamo se ha bisogno di qualcosa. Certo che mi manca di più mio figlio Romeo. Il piano era di riportare mia madre e mio figlio in Italia per l’epidemia di coronavirus. Ho due appartamenti qui, ma ovviamente ora non è il momento per loro di tornare. Mio figlio è proprio come me. Mia mamma ha già detto che è Romelu 2.0. Ha il doppio di energia ed è due volte più pazzo”.

In chiusura il bomber nerazzurro torna al calcio e getta uno sguardo al futuro: “Dopo il campionato europeo avrò 28 o 29 anni. Gioco a calcio professionistico da quando avevo 16 anni. Mi piacerebbe giocare fino ai 36 anni. Sogno di finire ad Anderlecht. Quindi il cerchio sarà completo e sarò stato un calciatore professionista per 20 anni. Quindi vorrei viaggiare e lasciare andare tutto. Non diventerò mai un allenatore, ma ora sto seguendo un corso di formazione”.

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