Il presidente nerazzurro ha inaugurato la stagione dei campioni d'Italia: "La solidità di Oaktree e l'impegno dirigenziale sono garanzie per i tifosi"
La stagione dell'Inter può ufficialmente considerarsi iniziata, la prima con le due stelle sul petto insieme al tricolore dello scudetto. A dare il via alle danze è stato come di consueto Beppe Marotta, questa volta anche nel ruolo di presidente nerazzurro, che nella conferenza di presentazione ha fatto il punto sulle aspettative e le ambizioni dei campioni d'Italia partendo da un'attesa novità: "Simone Inzaghi ha rinnovato il contratto fino al 2026".
"Con grande piacere vi comunico che il rapporto con Simone continuerà fino al 2026, con la speranza di proseguire ancora oltre - ha continuato Marotta -. Oggi iniziamo un nuovo cammino insieme e la nostra maglia sarà impreziosita dal tricolore e dalla leggendaria seconda stella che porteremo con noi per molti anni".
Il presidente dell'Inter ha commentato la scelta di rinnovare l'accordo con l'allenatore, parlando anche della nuova proprietà: "Inzaghi è il nostro bravissimo condottiero e in questi anni ha plasmato un gruppo vincente. Oaktree ha raccolto il senso di tradizione e appartenenza del nostro club, i nostri valori e ha sin da subito dimostrato la volontà di mantenere l'Inter ai vertici del calcio italiano. La solidità della proprietà e il nostro impegno da dirigenti è la migliore garanzia per tutti i tifosi".
Marotta ha poi proseguito parlando degli obiettivi stagionali: "Gli obiettivi che ci poniamo per la nuova stagione sono gli stessi di sempre: la conquista della seconda stella rappresenta il miglior punto di partenza per affrontare con la stessa fame di successi questa nuova avventura".
Inevitabile, poi, soffermarsi sulle fibrillazioni tra mondo del calcio e Governo: "Nel nostro sistema calcio è importante che chi ne assume la leadership si assuma la responsabilità. Insieme, dobbiamo garantire a tutti il diritto allo sport e a giocare a calcio, tradurre in realtà quanto dice la nostra costituzione. Dobbiamo fare in modo che le generazioni più giovani portino beneficio al nostro sport, ciò anche in ragione delle nuove generazioni. Il valore aggiunto di un club come l'Inter è di mettere in rete struttura e competenze, faremo tutto ciò che è in nostro potere per questo, auspico che il livello di tensione raggiunto nei tempi recenti tra le varie componenti del calcio venga risolto, speriamo che il dialogo prosegua in maniera positiva, con idee concrete per il rinnovamento di tutto il settore. I club sono in questo momento chiamati a partecipare a un calendario di competizioni estremamente pieno e compresso: è chiaro che la partecipazione a grandi competizioni è motivo di orgoglio ed è nostra opinione che il nostro calcio debba evolversi. Sta per iniziare la stagione calcistica più lunga di sempre che di fatto si aprirà a metà agosto con la Serie A, vedrà la Super Champions, passerà dalla Supercoppa italiana in Arabia Saudita e si concluderà col nuovo affascinante mondiale per club. Si giocherà tutti i mesi dell'anno, quasi 70 partite per chi arriverà in fondo".
Nessun dubbio sulla ricerca di competitività: "La nostra Inter vuole essere protagonista, grazie al supporto della proprietà e col lavoro di Ausilio e Baccin abbiamo costruito una rosa sempre più competitiva, ampliando la rosa campione d'Italia con innesti come Taremi, Martinez e Zielinski. Siamo sempre attenti a opportunità sul mercato, con attenzione agli equilibri finanziari: poniamo particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani. La nostra Inter è una realtà consolidata, guidata da Simone Inzaghi che è il nostro leader. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare il vicepresidente Javier Zanetti e il CEO Alessandro Antonello".