Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

INTER

Inter, Marotta: "La Champions un sogno, col Barça non partiamo sfavoriti. Inzaghi? Il rinnovo sarà una formalità"

Il presidente nerazzurro parla dopo la conquista delle semifinali di Champions: "

17 Apr 2025 - 17:22
 © afp

© afp

Beppe Marotta ha tessuto le lodi di Simone Inzaghi dopo la conquista della semifinale di Champions League: "È motivo di grandissimo orgoglio per il club, per i nostri tifosi, per la nostra proprietà ma soprattutto per il nostro allenatore, che ha grandissimi meriti in questo risultato - le parole del presidente dell'Inter a Sky Sport -. Quindi è un momento particolarmente felice ma non è la fine di un percorso, che ci vede ancora protagonisti in tre competizioni".

L'annata è stata fin qui estremamente positiva: "Indipendentemente da quello che sarà il risultato finale, penso sia da annoverare come una stagione sicuramente molto positiva che è la continuità di un percorso iniziato qualche anno fa, quindi di un ciclo. Ma soprattutto il ciclo coincide con l'arrivo di Inzaghi, che ci vede appunto protagonisti in Europa come mai siamo stati e quindi questo ci lusinga molto. Siamo protagonisti anche in Italia e di conseguenza credo che questa stagione sia assolutamente da annoverare positivamente".

Per Marotta la squadra non deve porsi limiti: "Noi siamo l'Inter: abbiamo una storia alle spalle e un palmares ricco di successi in tutte le competizioni in cui oggi siamo protagonisti. Quindi è obbligatorio dire partecipiamo a questa competizione per cercare di vincere. E ancora adesso siamo in un punto interlocutorio. Domenica, passando da una competizione all'altra, abbiamo un appuntamento importante in quel di Bologna. Secondo me è la partita più importante dell'anno contro una squadra che a sua volta considererà altrettanto importante per loro questa gara. Ci giochiamo una fetta del campionato, ma l’Inter è abituata, deve abituarsi ancora di più a giocare ogni tre giorni in competizioni di questo livello".

Ora comunque è il momento di pensare al Bologna: "In campionato i punti a disposizione sono ancora tanti e quindi può capitare di tutto. Però sicuramente è un test fondamentale per noi, perché giochiamo contro una squadra che forse è la squadra più in forma del momento. Noi siamo reduci da questo stress psicofisico, perché la qualificazione col Bayern è frutto di un grandissimo sacrificio e di una grandissima abnegazione di tutta la squadra e dello staff, ma dobbiamo essere campioni fino in fondo e sapere che il nostro ruolo impone di doversi superare affrontando squadre di valore in competizioni diverse da un giorno all'altro. Il Bologna è sicuramente una di queste e quindi noi dobbiamo partire da questo concetto".

Ancora sui meriti di Inzaghi: "Considero Inzaghi un allenatore giovane, che però ha accumulato in sé tantissimi valori, tantissime qualità, tra cui quella di essere un vincente o quantomeno di cercare sempre la vittoria. È un buon allenatore dal punto di vista tattico, dal punto di vista della preparazione ed è altrettanto bravo nel gestire un gruppo che è con lui ormai da qualche anno e che a sua volta è cresciuto in questi anni acquisendo una mentalità diversa rispetto all'inizio, frutto dell'esperienza vissuta anche attraverso le sconfitte, perché credo che questo gruppo abbia potuto cogliere dalle sconfitte delle opportunità di crescita".

Nessun dubbio sul prolungamento del tecnico: "Ha un contratto di un anno ancora, ma è giusto che un allenatore non vada a scadenza, secondo la mia mentalità. Quindi con lui sicuramente ci sederemo a bocce ferme per prolungare il contratto, ma sarà come in passato un incontro piacevole e veloce. Troveremo un accordo assolutamente tranquillo".

Marotta è poi tornato sul rinnovo di Lautaro Martinez: "Il contratto ha soprattutto siglato quello che è un rapporto di grandissimo senso di appartenenza tra calciatore e club, suggellato dal fatto che lui è il nostro capitano e quindi deve avere delle qualità ancora maggiori rispetto ai compagni. Credo sia cresciuto non solo calcisticamente: io che ho la possibilità di vederlo tutti i giorni, posso dire che è cresciuto come uomo e oggi è veramente il nostro leader. Senza dimenticare anche gli altri, lui è un giocatore che ha avuto una crescita esponenziale".

Infine il presidente nerazzurro ha parlato di cosa significherebbe per lui vincere la Champions: "È chiaro che vincere una Champions è forse l'unica cosa che mi manca e quindi sarebbe un motivo di grande soddisfazione. Io lo considero un sogno, ma siccome i sogni spesso si avverano dobbiamo crederci. Sono comunque certo che questa sia una squadra che ci può togliere tante soddisfazioni e sicuramente non partiamo sfavoriti rispetto al Barcellona. Abbiamo l'obbligo di credere, credere in noi stessi e nelle nostre capacità".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri