L'ad nerazzurro: "La società ha speso tanto per vincere, ma ora dovremo correggere il tiro"
Una settimana di festeggiamenti per il 19° scudetto, poi in casa Inter sono tornate le voci più o meno preoccupanti sulle difficoltà societarie, confermate da Zanetti e dai presunti mancati pagamenti del bonus tricolore ai giocatori. Per fare chiarezza sulla situazione dell'Inter ha parlato l'ad Beppe Marotta prima della sfida contro la Sampdoria: "Oggi è un giorno di festa ed è giusto che tutti se la godano, posso dire chiaramente che non ci sono tensioni".
I prossimi saranno giorni impegnati per la dirigenza nerazzurra: "In settimana verranno iniziati i colloqui con i singoli giocatori per sensibilizzare sul momento del calcio in generale e su quello dell'Inter con i problemi creati dalla pandemia - ha comunicato Marotta -. I bonus però saranno rispettati e liquidati perché frutto di un traguardo meritato da riconoscere. Per il resto dovremo confrontarci, un discorso tra persone responsabili".
Senza dire i dettagli l'ad nerazzurro ha fatto capire che i problemi economici sono importanti e ancora presenti nonostante la conquista dello scudetto: "Il modello calcistico di oggi non è più sostenibile, i costi del lavoro lievitano sempre di più e una qualsiasi azienda sarebbe vicina al default. Noi dobbiamo contenere i costi e valorizzare le risorse, cosa non facile in questo periodo. Non ci sono responsabilità particolare, la pandemia è arrivata quando c'erano degli impegni contrattuali già presi. La società ha speso tanto per vincere, ora dobbiamo lavorare per correggere il tiro".
Il mercato potrebbe essere ridimensionato verso il basso, ma di questo Marotta ha preferito non parlare dribblando anche il nome di De Paul, colpo da 40 milioni di euro: "Il nostro obiettivo è sempre rinforzarci, ma abbiamo un gruppo di valore e lo rispettiamo. Pensiamo a goderci questo scudetto che è frutto di un lavoro difficile. Il futuro lo valuteremo con calma".