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Inter, Marotta: "Mercato? Non sarà una rivoluzione, ma... Il ciclo di Inzaghi non è finito"

"Per lo scudetto è ancora lunga, ci sono ancora tanti punti in palio e tre squadre in corsa"

24 Feb 2025 - 19:02
 © Getty Images

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In occasione della nomina di tre nuovi membri nel Cda, Giuseppe Marotta ha parlato del momento che sta attraversando l'Inter sottolineando la continuità di risultati del gruppo nerazzurro. "È un momento molto positivo, ci sono ancora tanti punti a disposizione, ma vorrei sottolineare le performance della nostra squadra che ci vede al vertice in Italia e protagonista a livello internazionale - ha spiegato il presidente nerazzurro -.  È motivo di grande soddisfazione e orgoglio, per tutti, a partire dalla società che ha voluto dare il suo apporto". "Siamo in linea con tutti gli obiettivi - ha aggiunto -. Siamo primi in campionato, l'unica italiana nelle fasi finali della Champions League e tra le otto squadre ancora in corsa per la Coppa Italia". "Rinnovo per Inzaghi? Non ne abbiamo parlato, il rapporto con lui è molto buono - ha proseguito parlando del futuro del tecnico -. Quando le cose vanno bene non c'è motivo per porsi domande o analizzare in modo critico ciò che sta capitando. Secondo me e secondo noi il ciclo Inzaghi non è terminato e saremmo orgogliosi di continuare insieme". 

"Lotta scudetto col Napoli? Ci sono ancora tante giornate... Come finirà non lo so, forse possiamo considerare questo campionato uno degli equilibrati degli ultimi anni, con tre squadre in corsa - ha continuato -. I giochi sono ancora tutti aperti e assisteremo a un finale entusiasmante. Noi vogliamo essere protagonisti".

Poi qualche battuta sui progetti dell'Inter sul mercato estivo. "Sicuramente non si potrà parlare di rivoluzione. Siamo orgogliosi del lavoro fatto da tutti, da Ausilio a Baccin a Zanetti: negli anni abbiamo messo tasselli importanti - ha spiegato Marotta -. La prima cosa è stata creare uno zoccolo duro di italiani e ci siamo riusciti, poi siamo andati alla ricerca di quei professionisti magari esperti che hanno potuto dare un apporto di qualità e di esperienza". "Siamo proiettati al futuro, Ausilio e i suoi stanno monitorando le situazioni - ha proseguito -. A dispetto delle critiche subite, che dobbiamo accettare, mantenere la quasi totalità dell'organico a inizio stagione è sintomo di un lavoro fatto bene. Specie se mantenere l'organico vuol dire mantenere una squadra che ha vinto: siamo tranquilli con i giusti innesti".

"Il modello di riferimento sarà leggermente modificato, in quanto la filosofia della società è di tornare a fare investimenti su profili giovani che garantiscano asset patrimoniali e che possano dare un apporto di qualità a questa squadra di valori importanti", ha aggiunto. "Ormai ho imparato a valutare che tutte le società italiane, nessuna esclusa, non possono non ricorrere al player trading, e cioè sfruttare le plusvalenze per raggiungere quel concetto di sostenibilità economica - ha precisato il presidente nerazzurro -. Non siamo qui a dire che dobbiamo vendere, ma alcune operazioni in uscita possono essere fatte nella logica di dare la giusta importanza alla rosa futura - più di 24/25 elementi non si possono avere - e per dare la giusta attenzione al bilancio". 

"Vogliamo tornare a fare più investimenti, ma non vuol dire cambiare 12 giocatori: qualche operazione stiamo già cercando di portarla avanti ora - ha precisato Marotta -. Vogliamo ringiovanire la rosa: è un modello di investimento e siamo alla ricerca di fare patrimonio, vogliamo creare una posta di bilancio vera che dia il vero significato di patrimonio tecnico. Lo facciamo grazie al fatto che la nostra proprietà ci ha dato questa disponibilità".

"Mi pare che l'età media si sia abbassata e dobbiamo adeguarci: non vuol dire che i nostri senatori vengano esclusi, anzi sono giocatori importanti che hanno dimostrato di poter recitare un ruolo di primo piano, e quindi di conseguenza valuteremo tutte le posizioni - ha continuato -. Non vuol dire che cambiando il modello vengano meno gli obiettivi, che restano sempre gli stessi: quando si parla di Inter si parla di una società che ha nel DNA la parola vincere".

E proprio in relazione all'intenzione di investire sui giovani, Marotta poi ha annunciato che presto verrà allestita l'Under 23 nerazzurra. "Posso dire ufficialmente che stiamo allestendo il modello della squadra Under 23 a cui daremo anche un naming preciso - ha spiegato -. Presenteremo la domanda in federazione, credo che a riguardo non ci siano problemi. Dal 2025/26 avremo la seconda squadra". "In linea di massima giocheremo a Monza, la stiamo allestendo insieme e stiamo valutando tutto, dall'organico al modello fino alla conduzione tecnica - ha aggiunto -. Oggi siamo in un momento di ipotesi, non siamo in grado di esprimere altre valutazioni". 

Poi ancora qualche considerazione sulla lotta per lo scudetto. "Ai posteri l'ardua sentenza. Non lo so, facciamo un'analisi di quello che abbiamo in casa - ha spiegato Marotta -. Se devo parlare del Napoli, dico che è a un punto da noi, sta facendo un ottimo campionato e ha un ottimo allenatore. Ci sono tre squadre che stanno facendo la lepre, poi vediamo che succederà". "Vincere è difficile, rifarlo ancora di più. Penso agli ultimi tre anni, a noi, al Milan, al Napoli - ha aggiunto -. Ora l'abbiamo vinto e adesso siamo primi in classifica: diventare Campioni d'Italia è l'obiettivo e vogliamo andare avanti. Se qualcuno arriverà prima gli faremo i complimenti, altrimenti saremo felici". 

Quanto alle critiche al VAR e agli errori arbitrali che stanno caratterizzando questa stagione, Marotta poi ha espresso la sua opnione. "È costume della nostra società non sbilanciarsi sull'operato degli arbitri, è una professione molto difficile. Ci sono decisioni che possono generare confusione in chi le interpreta e chi le vede - ha dichiarato -. È una cosa collegata al benedetto protocollo per l'utilizzo del VAR: sono da sempre favorevole al fatto che la tecnologia possa entrare in campo, ma deve sempre riportare alla centralità dell'arbitro. Ben vengano tutti gli episodi oggettivi, secondo me l'intervento del VAR va perfezionato: siamo a stagione in corso, credo che questo si possa affrontare a fine stagione".

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