L'ad nerazzurro prima di Inter-Empoli: "Acerbi saprà venir fuori anche da questa questione". Sulla società: "Zhang vuole andare avanti"
© Getty Images
"Acerbi? Siamo stati zitti volutamente, è una pagina amara comunque la si veda. Noi abbiamo chiesto ad Acerbi cosa era successo in campo. Lui ci ha detto la sua verità, noi non avevamo dubbi e non avevamo riscontri di un comportamento di discriminazione razziale nei confronti dell'avversario e lo abbiamo affiancato con il nostro avvocato". Prima della gara contro l'Empoli a San Siro, l'ad dell'Inter Beppe Marotta parla per la prima volta a DAZN del caso che ha coinvolto il difensore nerazzurro. "L'Inter è sempre a favore di ogni iniziativa contro qualunque discriminazione. Noi condanniamo ogni tipo di razzismo e siamo al fianco di Juan Jesus da questo punto di vista. La sentenza va rispettata, Acerbi è un professionista e una persona seria, non credo possa scherzare su questi argomenti. Io non sono giudice, abbiamo chiesto il resoconto al nostro tesserato e non abbiamo dubbi che sia la verità".
E ancora: "Acerbi è stato condizionato da tanti attacchi ma è abituato ad affrontare la vita con grande determinazione - ha proseguito Marotta - Ha avuto gravi problemi di salute, è un uomo con la U maiuscola. Saprà venir fuori anche da questa questione. Juan Jesus? Non ho parlato con lui, non compete a noi. Ho parlato con Acerbi e prendo atto di quello che ci ha raccontato lui. Io non sono un giudice, non esprimo una sentenza sulla versione di Juan Jesus".
Sul mercato: "La direzione sportiva sta lavorando molto bene, siamo in piena attività per cogliere certe opportunità. Il nostro zoccolo duro sta funzionando. Noi possiamo esprimere un ottimo lavoro. La proprietà è assente fisicamente ma presente dal punto di vista morale". Capitolo societario: "Una nuova proprietà? Non so, sono tematiche difficili, sopra la mia testa. Credo che ci siano tutte le possibilità affinché Steven Zhang prosegua all'Inter".