Parla il presidente nerazzurro: mercato e obiettivi della squadra: "Noi siamo l'Inter e siamo quindi oggetto di grande pressione"
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"Siamo molto contenti di Inzaghi, il rinnovo è una formalità. Ha lavorato molto bene in questi anni, è un punto di riferimento sia a livello personale che tecnico. Siamo molto contenti di averlo con noi, a bocce ferme ci incontreremo per rinnovare il contratto". Ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio1, il presidente dell'Inter Beppe Marotta conferma ancora una volta la stima e la fiducia nel tecnico nerazzurro, che ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2026. "Noi siamo l'Inter e siamo quindi oggetto di grande pressione. La nostra storia è l'esempio da seguire ed è normale ci sia questa tensione e pressione. Fa parte del gioco - ha proseguito - Non dobbiamo nasconderci, dobbiamo essere ambiziosi ed essere presenti nelle varie competizioni come lo siamo ora. Se poi altri saranno più bravi...". Sulle voci che accostano Isaksen all'Inter: "Un buon giocatore, ma ogni giorno ci accostano a questo o quel calciatore. Di sicuro con Lautaro e Thuram abbiamo una coppia d'attacco di livello europeo, ma terremo conto di quello che il mercato offre".
"Tre candidate per lo scudetto, serve Serie A a 18 squadre"
"Il bello del calcio è anche avere 3 squadre candidate allo Scudetto, un campionato avvincente come non si vedeva da anni e questo pone a favore del nostro movimento. Siamo ancora in una fase interlocutoria ed è ancora tutto aperto. Io penso che bisognerebbe scendere a 18 squadre in Serie A perchè il numero di partite per i calciatori, tra nazionali e club sono un problema. Oggi il dispendio di energie psicofisiche non è lo stesso del passato e questo genera molti più infortuni".
"L'Inter presenterà domanda iscrizione U23 in Lega Pro"
Lo strumento dell'Under 23 è propedeutico all'inserimento di giovani in prima squadra, posso dire che anche l'Inter presenterà a tempo debito domanda per partecipare al campionato di Lega Pro dal prossimo anno con questi obiettivi. Rispetto ad altri paesi, come Germania e Belgio, noi abbiamo una base di reclutamento molto inferiore pensando solo ai paesi a loro assimilati".