Il grande ex nerazzurro: "Vincere la Champions sensazione indescrivibile, Mou prima della finale ci disse che..."
Diego Milito sulla strada dei ricordi. Ai microfoni di Sky Sport il Prinicipe ha ripercorso alcune delle tappe più importanti della sua carriera in nerazzurro: "Sono stato fortunato - ha detto - Sono arrivato all'Inter nel momento giusto, inserendomi in una grande squadra, un grande gruppo. La doppietta in finale di Champions? Difficile descrivere a parole le sensazioni che ho provato quella sera, sono stato contento della vittoria soprattutto per il presidente Moratti. Per noi era come un papà e si meritava quel successo dopo tanti sacrifici".
José Mourinho fu il grande condottiero di quella squadra e Diego ricorda come lo Special One affrontò i momenti precedenti alla sfida col Bayern: "Ci ha trasmesso molta tranquillità, era il nostro leader e conosceva l’importanza di metterci calma. Noi eravamo tesi vista la finale raggiunta dopo tanti anni. Significava molto per tutto il mondo nerazzurro. Ci disse di goderci la giornata e di fare quello che sapevamo". Un approccio confermato anche da un altro degli eroi del Triplete, Esteban Cambiasso: "Tutti pensano che l’allenatore deve caricare, invece a volte è più importante dover frenare gli entusiasmi della squadra. Noi eravamo pronti. Poi con un attaccante come Diego è stato tutto più semplice…".
Sul tecnico portoghese Cambiasso non ha dubbi: "Ci allenavamo con grande intensità. Tutti dicono che era un grande comunicatore, ma non era solo questo. Aveva una preparazione incredibile". Sulla stessa lunghezza d'onda il connazionale Milito:"Gli sarò sempre grato, è uno dei migliori allenatori di sempre, ho imparato tantissimo da lui e mi ha dato moltissima fiducia".
Milito ha avuto parole d'amore anche per il Genoa, l'altra squadra di Serie A a cui ha regalato gioie ed emozioni: "Il Genoa è nel mio cuore, la prima squadra che mi ha accolto in Europa. Sono legatissimo alla città e alla società. Le emozioni più grandi? Sicuramente i 4 gol in due derby del 2008/2009...".
Infine una battuta sul suo attaccante ideale: "Lascio fuori Messi che è di un altro pianeta, ma io sono sempre stato innamorato di Ronaldo. Aveva tutto: dribbling, velocità, forza, uno contro uno...è stato uno dei migliori di tutti i tempi. Un Milito ora in Serie A? Difficile fare paragoni, però ci sono tanti attaccanti che mi piacciono: Lautaro, Lukaku, Immobile...ognuno ha le sue qualità e le sue caratteristiche".
Non poteva mancare un pensiero di vicinanza all'Italia, in un periodo difficile come quello dell'emergenza coronavirus: "Abbraccio tutto il popolo italiano dall'Argentina in questo momento di grande difficoltà. Ho tantissimi amici lì. Sono sicuro che riusciremo a superare questo momento".