L'ex presidente nerazzurro: "L’allora proprietà della Roma era strapiena di debiti". Ma Rosella Sensi lo smentisce: “Quante cose non vere. Sono sorpresa e delusa”
© Getty Images
L'era Massimo Moratti all'Inter è finita ormai da tempo, ma nella mente dei tifosi nerazzurri quel periodo fatto di grandi acquisti, investimenti, qualche delusione fino al dominio dei primi anni Duemila è ancora ben chiaro. A trent'anni dall'acquisto del club da Ernesto Pellegrini, l'ex presidente dell'Inter ha aperto il cassetto dei ricordi: "Il giocatore più corteggiato è stato Ronaldo. Da buon brasiliano adorava essere inseguito, non facevamo altro che sentirci mille volte al giorno al telefono. Continuava a dire che avrebbe firmato e a cambiare idea...".
Tanti i campioni passati dal nerazzurro durante la sua presidenza: "In Argentina seguivamo Ortega - ha ammesso Massimo Moratti al Corriere della Sera -, ma guardando le cassette del campionato argentino vidi partite dove giocava Zanetti e mandai Suarez a seguirlo da vicino. Gli chiesi di aspettare perché volevo rivederlo bene e poi diedi il via libera. Un altro che non avrei mai preso senza cassette è Zamorano, un interista dentro. Poi Ince, ero perso per lui, doveva essere un giocatore dell'Inter e andai direttamente a casa sua per convincerlo".
Noto, ma ribadito invece l'aneddoto sull'arrivo di Sneijder in nerazzurro nell'anno del Triplete: "Ringraziai un barista di Forte dei Marmi perché mi fermò per dirmi che con Sneijder avremmo vinto tutto. Aveva ragione. Chiamai Branca per chiedere a Mourinho se potesse servire Sneijder e José rispose 'Eh, magari'".
Moratti poi ha evidenziato anche qualche colpo mancato, con rammarico: "Provammo con il Barcellona a prendere Iniesta, per appeal in quel momento avremmo potuto quasi acquistare chiunque. Ci provammo in tutti i modi, ma niente non c'era verso". Poi Messi e Totti: "Stavamo per comprarlo, ma quando ho saputo quello che il Barcellona stava facendo per i suoi problemi di salute, lasciai perdere. Poi c'era Totti, l'allora proprietà della Roma era così disperata che arrivò a offrirmi il capitano. Lasciammo stare, cose di calcio e di sentimenti. Poi magari avrebbe comunque rinunciato Francesco".
Infine Moratti ha parlato anche della recente sconfitta dell'Inter in casa della Juventus: "Ci sono stati troppi gol sprecati e troppe pressioni su Lautaro. Però a Motta voglio bene, tutti i ragazzi del Triplete per me sono figli aggiunti".
ROSELLA SENSI: "SORPRESA E DELUSA"
Le parole su Totti e la Roma non sono affatto piaciute a Rosella Sensi, che sul proprio profilo Instagram ha risposto così all'ex presidente dell'Inter: “Sono rimasta sorpresa e delusa stamattina. Mi dispiace leggere le parole di Massimo Moratti al Corriere della Sera in cui parla di una Roma disperata che aveva offerto Totti all’Inter. Mio padre non ha mai pensato nemmeno lontanamente di vendere Francesco a nessun club. Basterebbe chiedere al presidente e amico Florentino Perez che ha capito da subito come non ci fosse la minima possibilità di aprire una trattativa per portarlo al Real Madrid”.