Per ora tre pareggi e una sconfitta negli scontri diretti: contro l'ex Spalletti occasione per cambiare il trend
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Tre punti in quattro gare: questo il sinora magro bottino ottenuto dall'Inter nelle sfide contro le big, frutto dei pareggi contro Milan, Juventus e Atalanta, e la sconfitta contro la Lazio. Un trend che i nerazzurri hanno l'occasione di invertire domenica, quando ospiteranno il Napoli a San Siro: non solo per accorciare le distanze dagli azzurri ma anche per ritrovare quel "killer instinct" che sembra essersi perso almeno nelle grandi sfide.
Già perché più che per gioco e numeri, i nerazzurri sono pur sempre il miglior attacco del campionato, quarta difesa e una sola sconfitta, finora i tre punti negli scontri diretti non sono arrivati per virgole, dettagli. Quelli che fanno la differenza e che spesso si ritrovano nell'atteggiamento e nella mentalità, due punti fermi dell'ultima Inter contiana e che sembrano essersi un po' persi per strada in questo inizio di gestione Inzaghi.
Veloce flashback: nei pareggi contro Milan e Atalanta pesano come macigni i rigori falliti da Lautaro Martinez e Dimarco, in quello contro la Juventus il penalty assegnato contro Dumfries tra mille polemiche mentre all'Olimpico era stato sprecato il vantaggio iniziale oltre a diverse occasioni per tornare in vantaggio prima dei due gol di Felipe Anderson e Milinkovic-Savic. Le occasioni e il gioco non mancano, la zampata vincente sì: ripensando alla chiusura dello scorso campionato e alle tante vittorie ottenute di misura massimizzando lo sforzo, i dati di questa stagione sin qui stridono.
Ecco dunque che la strada per tornare attaccati al duo di testa passa per forza di cose dai tre punti contro l'ex Spalletti: un'energia positiva che potrebbe giovare in ottica Champions, visto che anche la sfida contro lo Shakhtar di mercoledì sarà decisiva per le sorti del girone. I tre giorni giusti per ritrovare il killer instinct.