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GLI SCENARI

Inter, niente panico: squadra e dirigenza non rischiano, ma sul mercato...

Avanti con i rinnovi, ma senza poter accontentare tutti: possibile la cessione di un big, si punta sempre sugli scambi in pareggio

19 Mag 2024 - 09:05

E adesso che succede? Se lo chiedono i tifosi dell'Inter dopo il sabato shock che hanno vissuto in seguito alla lettera del presidente Steven Zhang e alle parole allarmanti di Beppe Marotta. La società è a poche ore dal passaggio di mano: la proprietà, da cinese diventerà americana, con Oaktree pronta a subentrare a Suning. Questo significa che non c'è alcun rischio di fallimento o di sparizione, ma di sicuro si tratta di un bello scossone. Non inatteso, intendiamoci.

Sta di fatto che il club campione d'Italia sta per finire nelle mani del maxi fondo con sede a Los Angeles, che dovrà decidere se amministrare il club a lungo o trovare in tempi brevi un compratore pronto a pagare i debiti. Fondo che comunque si è premurato di far sapere, anche se in via indiretta, che non stravolgerà quanto di buono è stato fatto finora dalla gestione italo-asiatica: non verrà smantellata né la squadra in campo, né quella dirigenziale visto che Marotta e tutti i suoi collaboratori godono di piena fiducia. Ed è questa la cosa più importante.

Dal punto di vista prettamente burocratico, la Covisoc dovrà certificare l'iscrizione dell'Inter al prossimo campionato, ma non ci dovrebbero essere sorprese. Quanto al mercato, il piano dei rinnovi, a partire da quello di Lautaro Martinez, proseguirà come previsto, anche se difficilmente tutti potranno essere accontentati per quanto riguarda il ritocco degli ingaggi. Confermati gli arrivi di Taremi e Zielinski, si continuerà sulla strada degli scambi in pareggio. Di sicuro, però, in caso di ricche offerte, ci potrebbe essere la partenza di un big.

Il capitolo più spinoso, invece, riguarda lo stadio. Che si decida di costruire un nuovo impianto o di ristrutturare San Siro insieme al Milan, di sicuro questo passaggio di proprietà rallenterà ulteriormente ogni decisione. Il tutto senza dimenticare che poi ci potrebbe essere la grana Zhang. Perché l'impressione è che dalla Cina possano decidere di non arrendersi e dare battaglia, portando la nuova proprietà davanti a un giudice per cercare di ottenere da Oaktree la differenza tra il valore di mercato della società e il debito.

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