Già incassati 10 milioni, vincere la finale significherebbe arrivare a un tesoretto di circa 23 milioni
Vincere aiuta a vincere. E poi ci sono gli "step" tanto amati da Conte, il famoso salto di qualità. Un modo per festeggiare una nuova coppa europea a 10 anni dalla Champions League. Ma per l'Inter battere il Siviglia significherebbe anche incassare altri 13 milioni di euro dai premi Uefa arrotondando ulteriormente una campagna europea che sinora, tra gironi di Champions e percorso in Europa League, ha già portato nelle casse 56 milioni.
In questo momento nella testa dei giocatori, dell'allenatore ma pure dei più alti dirigenti c'è solo la finale, l'occasione di tornare tra i grandi. Un trofeo che certificherebbe la crescita del club non solo a livello di mercato e posizionamento dei ricavi ma soprattutto sul campo, che poi è quello che fa sempre partire il circolo virtuoso di cui sopra.
Eppure, com'è logico che sia, all'interno della società c'è chi inizia a fare altri ragionamenti, di tipo economico. Oltre ai 46 milioni di euro arrivati dopo l'eliminazione dalla Champions, l'Inter tra sedicesimi (500.000 euro), ottavi (1,1 milioni), quarti (1,5 milioni), semifinali (2,4 milioni) e finale (4,5) di Europa League ha incassato altri 10 milioni di premi Uefa.
La vittoria dell'Europa League vale 4 milioni di euro e in più ci sarebbero la partecipazione alla Supercoppa Europea (3,5 milioni) e la fetta del market pool che dovrebbe oscillare attorno ai 6 milioni. Un ulteriore tesoretto da circa 13 milioni buono anche da usare sul mercato per soddisfare le richieste di Conte.