La squadra di Conte cade a Madrid ed è ultima del girone, la difesa adesso preoccupa
"Ci manca la cattiveria agonistica". Samir Handanovic, capitano dell'Inter, ha forse centrato perfettamente il problema della squadra di Conte dopo la dolorosa sconfitta in Champions a Madrid contro il Real. Ancora una volta, come successo nel derby, a Kiev o col Parma, i nerazzurri hanno creato tanto e sprecato quasi tutto e poi sono stati puniti da alcune disattenzioni, da ingenuità. "Dobbiamo lavorare sui dettagli" ha detto Conte dopo il match.
Dettagli che possono riguardare errori inividuali come quello di Hakimi ieri, di Lautaro (uno dei migliori in Spagna) a porta vuota con lo Shakhtar o come il fallo da rigore di Kolarov nel derby, oppure errori di squadra, di posizionamento, come accaduto a Valdebebas, dove l'Inter ha subito il terzo gol in contropiede nel suo momento migliore. A proposito dell'ex capitano della Roma, nel finale della partita con il Real forse sarebbe stato utile metterlo in campo, per allargare il gioco e magari per sfruttare il suo piede sui calci d'angolo e di punizione (per esempio quella calciata da Sanchez dal limite), ma Conte lo ha lasciato in panchina. I dettagli che decidono una gara possono passare anche dalle scelte della panchina.
Sicuramente i risultati passano spesso per le prestazioni della difesa, l'anno scorso punto di forza dei nerazzurri e quest'anno vero tallone d'Achille della banda di Conte, che ha già subito dieci gol più della stagione scorsa. A Madrid si è sentita tantissimo la mancanza di Lukaku, ma le buone prestazioni di Lautaro e Perisic, entrambi in gol, hanno evidenziato ancora una volta come i problemi siano nella altre zone del campo. Forse la qualità di Eriksen avrebbe aiutato contro i Blancos, ma l'ex Tottenham continua a rimanere un rebus e Conte nei momenti decisivi proprio non lo vede. Al posto del danese è entrato Nainggolan, che di certo è abituato a giocare per tutti i 90', non solo qualche scampolo.
Mai come questa volta la sosta (anche se molti giocatori andranno via con le nazionali) arriva nel momento giusto per l'Inter, che dopo la trasferta di Bergamo potrà ricompattarsi e ritrovare l'attenzione giusta per curare tutti quei dettagli che ne stanno pregiudicando il cammino in termini di risulati ("Sotto il piano della personalità e della prestazione la squadra sta crescendo in maniera esponenziale" ha detto Conte). La strada per gli ottavi di Champions è in salita, ma niente è ancora pregiudicato, a prescindere dal risultato di Milano col Real: facendo sei punti con Gladbach e Shakhtar infatti, i nerazzurri potrebbero passare comunque.