Low profile fino allo scudetto. Pronto il finanziamento, poi confronto con la dirigenza e l'allenatore
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Il ritorno di Steven Zhang in Italia è stato più volte annunciato, ora è realtà. Il presidente dell'Inter è arrivato a Milano con un giorno di anticipo rispetto al programma annunciato: niente quarantena (esentato per motivi lavorativi) tanto che venerdì, alla vigilia di campionato a Crotone, sarà subito ad Appiano a salutare la squadra. Poi, bocche cucite fino alla conquista dello scudetto. Nel frattempo ci sarà tanto su cui lavorare: il finanziamento, il nuovo stadio e il vertice di fine anno con Conte.
Lato societario, sono in arrivo i 250 milioni di euro dal fondo Bain Capital che, questa la novità riportata dalla Gazzetta dello Sport, potrebbero essere un prestito in carico a Great Horizon srl, cioè la società con cui Suning controlla il 68,55% dell'Inter. In questo modo ci sarebbe nuova liquidità nella società senza appesantire la situazione debitoria: a Bain Capital andranno azioni nerazzurre ma il rimborso del finanziamento sarebbe a carico di Suning e non dell'Inter. E così si avrebbe un finanziamento soci e non un aumento di capitale come inizialmente ipotizzato. Più avanti poi si potrà tornare sul discorso del nuovo socio di minoranza visto che Lion Rock ha manifestato la volontà di uscire.
I 250 milioni serviranno sia per le pendenze correnti sia per programmare il futuro: l'intenzione di Zhang è quella di confermare i big e di ritoccare la squadra ma sempre in linea col principio degli acquisti finanziati dalle cessioni, sia per la crisi economica mondiale sia per una programmazione a lungo raggio in termini di sostenibilità, magari anche per tranquillizzare il Comune di Milano viste le ultime uscite del sindaco Sala sul tema del nuovo stadio.
Un piano che verrà esposto anche a Conte a fine stagione dove andrà in scena il remake di Villa Bellini della scorsa estate, l'allenatore avrà carta bianca nel senso che i rinforzi verranno decisi assieme, provando a svecchiare la rosa dove serve e a contenere i costi degli stipendi, e non ci sarà obbligo di vittoria ma, come quest'anno, l'ambizione di lottare per vincere su ogni fronte.