All'Olimpico praticamente nessun dubbio sulla formazione, anche Darmian resta in vantaggio su Dumfries: Inzaghi tira dritto sull'obiettivo scudetto
di Stefano FioreQuella contro la Roma di domani sarà la settima partita (contando anche le due sfide di Supercoppa Italiana) in un mese e spiccioli per l'Inter ma Simone Inzaghi, considerando il match in trasferta e un avversario decisamente in forma - tre su tre per Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa - non si fida e conferma l'undici visto contro la Juventus per cercare di non perdere punti in un turno favorevole (sulla carta) ai bianconeri, che lunedì giocheranno in casa con l'Udinese, a maggior ragione dopo una delle ormai rare settimane senza partite infrasettimanali.
Praticamente metà squadra di quella che scenderà in campo all'Olimpico ha fatto en plein nel 2024: Sommer, Pavard, Mkhitaryan, Lautaro e Thuram sono sempre partiti titolari contro Verona, Monza, Lazio, Napoli, Fiorentina e Juventus e così sarà anche domani. Non che il resto degli undici sia entrato troppo nelle rotazioni visto che Bastoni, Darmian, Barella e Calhanoglu sono a quota cinque partite su sei (tra l'altro i due centrocampisti hanno saltato la Fiorentina perché squalificati, non certo per scelta tecnica) mentre Acerbi e Dimarco, tra piccoli problemi muscolari e normale turnover, hanno comunque messo insieme quattro partite su sei.
I numeri testimoniano come il grande obiettivo della stagione 2023/24 dell'Inter sia proprio lo scudetto della seconda stella: in un momento decisivo della stagione, febbraio sarà decisivo per il ritorno della Champions League e il recupero del match con l'Atalanta mentre la Juve ha sulla carta un calendario favorevole, non si toccano i giocatori che hanno dimostrato di dare maggiori garanzie. Poi c'è chi è più intoccabile di altri, vedi la coppia offensiva (anche e soprattutto perché Arnautovic e Sanchez sin qui non hanno reso come atteso) o Mkhitaryan, o chi è maggiormente soggetto alla sostituzione, come i due esterni a cui Inzaghi chiede grande lavoro e polmoni.
La gestione della rosa resta fondamentale in una stagione molto dispendiosa fisicamente, e all'orizzonte si intravede comunque un'occasione per far rifiatare qualche elemento: sei giorni dopo la Roma c'è la Salernitana in casa, match che prevede di quattro giorni l'andata degli ottavi di Champions contro l'Atletico Madrid. Contro il fratello Pippo, alla ricerca di punti salvezza, avrebbe anche senso che Simone Inzaghi effettuasse qualche rotazione. Discorsi prematuri al momento, prima c'è da tornare a casa dall'Olimpico col bottino pieno: coi titolarissimi potrebbe essere più facile.