© interit
© interit
© interit
© interit
La prima vittoria dell'Inter nella tournée asiatica arriva ai calci di rigore. I nerazzurri battono 7-6 il Psg nell'International Super Cup dopo l'1-1 nei tempi regolamentari, maturato grazie al gol di Kehrer nel finale del primo tempo e al pari di Samuele Longo al 94', in pieno recupero. Dal dischetto decisive le parate di Handanovic su Aouchiche e Zagre, così come il penalty di Joao Mario che ha chiuso i conti.
Antonio Conte si agita a bordo campo. Vive come sempre una partita nella partita. Il nuovo allenatore dell'Inter sa come tirare fuori il meglio dai giocatori. La sua squadra è spuntata ma gioca, va vicina alla rete. La trova solo all'ultimo, perché Areola per 93 minuti para tutto, e perché Esposito è bravo ma è poco lucido sotto porta. Il suo partner, Perisic, è chiaramente fuori ruolo, e si perde per due volte a tu per tu con il portiere parigino.
Il Psg gioca a marce basse: Mbappé è sotto ritmo, Cavani parte dalla panchina. A centrocampo Verratti e Draxler fanno possesso palla sterile, mentre Barella (alla prima da titolare) e Brozovic, con Sensi in cabina di regia, sono più dinamici. Il croato è il primo a saggiare i riflessi di Areola con un tiro insidioso sul primo palo. Segue Esposito, che vince un rimpallo contro la difesa dei campioni di Francia ma tira centrale, e Areola respinge con i piedi. Conte è soddisfatto, l'Inter domina a centrocampo e offre ottimi segnali: la tendenza al fraseggio centrale è evidente, i movimenti delle punte sono giusti, manca la finalizzazione che dovrà arrivare con il ritorno di Lautaro Martinez e qualche colpo di mercato.
L'Inter gioca, il Psg segna: al 41' Kehrer spizza di testa un pallone su calcio di punizione e batte Handanovic. È il terzo gol preso su situazione di palla inattiva: Conte prende nota, ci sono dei meccanismi da registrare nonostante la presenza di giganti come Skriniar e De Vrij.
Nella ripresa entra anche Diego Godin (all'esordio), ma il Psg aveva smesso da tempo di attaccare. Cala anche l'Inter nella seconda frazione, cominciata con un'occasione per Perisic e una bella iniziativa triangolazione tra Barella e il croato. Areola è sempre pronto. Handanovic lavora molto meno, e sempre su Sarabia, pericoloso a inizio gara e all'ora di gioco.
Nella girandola di cambi del 65', Conte inserisce Longo per Bastoni (buona la prova del centrale ex Parma). Poco più tardi Tuchel sostituisce Mbappé con Cavani, quasi a sottolineare la diversità del materiale a disposizione. Eppure, a trovare il gol è proprio Longo, al 94', con un piatto destro. Stavolta Areola si fa passare il pallone sotto il corpo. È 1-1, si va ai rigori: dagli undici metri sbaglia Candreva (cucchiaio che sbatte sulla traversa), rimedia Handanovic che aveva già parato la conclusione di Aouchiche e si ripete su Zagre. Poi Joao Mario segna il penalty decisivo.