Il tecnico nerazzurro disegna la formazione che sfiderà gli inglesi a Istanbul, ma i dubbi verranno sciolti solo all'ultimo
Simone Inzaghi e l'Inter vedono il Torino, ma con la testa sono già alla finale di Champions League contro il Manchester City. Quella dell'Olimpico Grande Torino sarà l'ultima sfida di campionato per i nerazzurri che poi si getteranno nella settimana più importante della stagione, quella che porta a Istanbul. E inevitabilmente l'Inter che giocherà contro i granata sarà frutto di alcune scelte in vista della finale, una formazione che il tecnico piacentino ha in mente, ma con tre dubbi importanti da sciogliere.
Due punti fermi, tre gli interrogativi. A poco più dieci giorni dalla finale, infatti, Simone Inzaghi deve cominciare a sciogliere i propri dubbi sulla formazione anti-Manchester City, una squadra che fa paura ed è già studiata nel dettaglio. I nerazzurri sanno quali sono le insidie del match, conoscono il calcio di Guardiola e sono pronti ad affrontare la corazzata inglese, consapevoli che potrebbe essere un match sui 120' di gioco. Inzaghi è quindi chiuso nei suoi pensieri, con tre dubbi per la formazione di sabato 10 giugno.
Lukaku insidia Dzeko - Le certezze, neanche a dirlo, sono Onana e Lautaro Martinez. Il portiere camerunese riprenderà il suo posto tra i pali dopo averlo ceduto in Coppa Italia ad Handanovic, l'argentino invece è l'uomo in più di questa stagione. Autentico trascinatore dei nerazzurri, Lautaro a suon di gol si è preso l'Inter e l'ha portata dove mancava da 13 anni. Ma è proprio su chi avrà al suo fianco che nascono i dilemmi. Lukaku o Dzeko? Un rebus difficile da risolvere nell'immediato, perché se è vero che il belga non è stato l'attaccante che i nerazzurri ricordavano nella magica cavalcata scudetto con Conte, quello dell'ultimo mese è rinato e ha saputo incidere quando mandato in campo. Fino a qualche settimana fa la scelta Dzeko sarebbe stata quindi ovvia, ma con un Romelu così è difficile escludere il 90 nerazzurro a priori per l'ennesima Lu-La che può far sognare. E soprattutto dal tipo di gioco che l'Inter vorrà fare all'Ataturk che i dubbi di Inzaghi verranno sciolti. Con Lukaku, infatti, i nerazzurri potrebbero schiacciarsi un po' di più e tentare il ribaltamento dell'azione con un celere contropiede, con nessuna costruzione dal basso e anzi lanci lunghi sull'asse Onana-Lukaku per far male alla difesa del City. Ma dall'inizio o a gara in corso? Il dubbio è forte e solo la marcia d'avvicinamento alla finale potrà dire di più a Inzaghi.
Rebus Mkhitaryan-Brozovic - Il tecnico ha poi altri due dubbi per i restanti settori del campo. I nomi in ballottaggio sono quelli di Dimarco e Gosens per la difesa, Mkhitaryan e Brozovic per il centrocampo. Partendo proprio dall'armeno e il croato, tutto dipenderà innanzitutto dal recupero dell'ex Roma, ai box per un problema muscolare subito nel corso del ritorno di Champions col Milan. Micki vuole esserci e farà di tutto per giocare a Istanbul, lunedì col ritorno in gruppo si capirà di più. Ma Inzaghi è consapevole che l'armeno, insieme a Barella e Calhanoglu, ha fatto le fortune di questa Inter risultando decisivo per quantità e qualità di gioco, riuscendo a interpretare bene il ruolo alternato di trequartista e mediano. Ma alla finestra c'è Brozo, che di finali ne ha giocate e dell'Inter è stato un punto fermo nelle ultime stagioni.
Dimarco-Gosens, una scelta d'azzardo - E l'ultimo grande dubbio, come detto, è quello sulla sfascia sinistra. Chi tra Dimarco e Gosens? L'italiano parte favorito, ma il tedesco scalpita e potrebbe dare importanti alternative al gioco dei nerazzurri. Inzaghi, infatti, starebbe valutando e studiando il match a 360 gradi, o per meglio dire oltre il 90'. Nel caso in cui dovesse essere gara lunga, col City trascinato ai supplementari, non è difficile pensare che la staffetta vista più volte quest'anno possa essere invertita. Gosens dal 1' e Dimarco subentrante, infatti, potrebbe essere l'azzardo del tecnico piacentino che vuole sfruttare a pieno le qualità del 32 nerazzurro, come già successo a Napoli. Il piede e la corsa dell'italiano, infatti, potrebbero risultare decisivi quando gli uomini di Guardiola saranno stanchi e scarichi. E in caso di rigori, la freddezza di Dimarco potrebbe essere un'arma in più da non sottovalutare.
Skriniar ci sarà? - Una sorpresa a Istanbul potrebbe però farla Milan Skriniar, lontano dal campo da marzo per il susseguirsi di vari problemi fisici alla schiena. Lo slovacco, rientrato in gruppo nell'ultimo allenamento, potrebbe puntare al ritorno proprio in Champions League, con Inzaghi che potrebbe convocarlo per l'ultimo match in nerazzurro prima del trasferimento al Paris Saint-Germani. Le condizioni del difensore, però, verranno valutate nel corso di questi giorni che dividono l'Inter della finalissima contro il City.