La squadra di Inzaghi ne segna 4 alla Salernitana senza praticamente subire tiri in porta: ora spazio alla Champions
di Andrea CocchiUltime 6 giornate dell'Inter: 6 vittorie, 17 gol fatti, 4 subiti. Numeri della partita con la Salernitana: possesso palla 73% contro 27, tiri in porta 10 a zero, tiri totali 26 a 1, angoli 18 a 0. Potremmo fermarci qui nell'analisi della partita di ieri sera a San Siro, ma visto che non si possono fare articoli di tre righe, andremo avanti. Pensando, per esempio, a martedì sera quando torna la Champions e di fronte già si intravede la sagoma del bunker a linee strette del Cholo.
A questa Inter non può fare paura né il Simeone che tutti conosciamo né quello 2.0, un pò più giochista, degli ultimi tempi (in Spagna, forse con ironia, chiamano il nuovo calcio dell'Atletico "tiki-Cholo"). Fatti i dovuti distinguo tra le qualità tecniche degli interpreti, l'assalto al 5-4-1 della squadra di Liverani (nemmeno nei suoi peggiori incubi avrebbe potuto immaginare un debutto così) è un buon test per dimostrare come Inzaghi sappia fare interpretare ai suoi ogni tipo di spartito, anche quello dell'assalto all'arma bianca contro le difese a oltranza.
Simoncino non pensa nemmeno troppo al turnover, perlomeno in avvio. Si limita a dare una spolveratina agli esterni piazzando Dumfries e Carlos Augusto sulle fasce. A partita in corso, e a risultato acquisito, ci sarà comunque modo di vedere all'opera Buchanan, Asllani, Klaassen, Arnautovic e Sanchez. La facilità con cui l'Inter versione 2023/24 costruisce azioni da gol fa quasi impressione. E' anche difficile definire ed etichettare il tipo di calcio dei nerazzurri. Spalletti ha parlato di gioco relazionale, e non ha certo torto, ma sembra limitante dare un nome a quello che si vede sul campo.
Letture degli spazi da parte dei giocatori secondo principi ripetuti nelle sedute di Appiano, qualche azione codificata e, soprattutto, un gruppo che conosce alla perfezione i movimenti di tutti e ci si adatta. Nascono così le incursioni dei centrali difensivi, i cambi di posizione di chi sta a metà campo, i cambi di gioco che scatenano le furenti incursioni degli esterni, per arrivare a rifiniture che vanno dal cut back, vedi gol di Thuram, ai filtranti, passando per cross da "quinto a quinto".
Poi c'è l'iniziativa del singolo e, tra i tanti, non si può non citare il Lautaro devastante di questa stagione. E' già a quota 20 nella classifica dei marcatori della Serie A (di cui è capocannoniere), lasciando immaginare che possa battere qualsiasi record da qui a fine campionato. I gol assoluti in nerazzurro, poi, sono diventati 125. Lui è già nella storia, l'Inter ci prova. Di certo, ora, l'Atletico del Cholo fa meno paura.