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L'ultimo grido prima della rivoluzione: l'Inter prova a ricompattarsi, alla Pinetina arriva Marotta

I nerazzurri mettono nel mirino il Napoli: lo scudetto è ancora possibile

18 Feb 2025 - 10:12

La rabbia di Lautaro, incapace di lasciare il segno quando conta, le parole di Mkhitaryan che confermano l'idea di una Inter poco umile. In casa nerazzurra il ko con la Juventus ha lasciato il segno e oggi alla Pinetina si cercherà di ricomporre i cocci alla presenza di tutto lo stato maggiore del club: da Marotta fino a Baccin, passando per Zanetti e Ausilio. Scontata la delusione da parte di un gruppo a volte poco affamato, ma anche la consapevolezza che gli obiettivi sono ancora a portata di mano. Certo, le due cadute ravvicinate, a Firenze e a Torino, hanno fornito ulteriori spunti di riflessione: a giugno, complice la politica di Oaktree si volterà pagina.

In diversi saluteranno per dare via a un nuovo ciclo: arriveranno diversi profili giovani. Il primo, già bloccato, porta il nome di Sucic che sarà disponibile per il Mondiale per Club. Quanti colpi potranno arrivare, e soprattutto di quale livello, lo si capirà lunedì prossimo, scrive La Repubblica, quando andrà in scena l'assemblea degli azionisti del club. Sicuramente saluteranno Appiano invece Arnautovic, Correa, lo scontento Frattesi e molto probabilmente uno tra Acerbi e De Vrij. Tra entrate e uscite tutti i discorsi sono già stati abbozzati ma la volontà della società è quella di non spostare il tiro in questo momento delicato della stagione. Testa solo al campo perché tra Serie A ed Europa l'Inter ha le potenzialità per arrivare fino in fondo.

Lo ribadirà quest'oggi Marotta al gruppo squadra al fianco di Inzaghi: non sono previste altre cadute fragorose, e nel mirino c'è la sfida con il Napoli del 2 marzo. Lì dove si possono ancora ribaltare le sorti del campionato spegnendo i sogni di gloria di un Conte in difficoltà. Insomma tutti nell'Inter si aspettano l'ultimo grido di Lautaro e compagni prima di una mezza rivoluzione già annunciata.

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