Il nuovo proprietario già al lavoro nel segno della continuità dopo l'incontro con Marotta e Antonello
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In tarda mattinata l'annuncio ufficiale di Oaktree in qualità di nuovo proprietario dell'Inter, nel pomeriggio il primo vertice con la dirigenza nerazzurra all'insegna della continuità. Da una parte l'ad Beppe Marotta e il CEO Corporate Alessandro Antonello a rappresentare la 'vecchia guardia' di un club che ha appena festeggiato lo scudetto della seconda stella, dall'altra i top manager del fondo statunitense - la legale britannica Katherine Ralph e lo spagnolo Alejandro Cano - che non vuole perdere tempo e, già dal comunicato sul passaggio di consegne, ha le idee ben chiare sull'obiettivo su cui puntare da subito: far crescere l'Inter.
Come? Incrementando i ricavi commerciali e confermando i successi sul campo per garantire "stabilità operativa e finanziaria" al club. Un ragionamento quello di Oaktree sul lungo periodo: nessuna volontà di rivendere la società a breve. E nell'ottica dell'aumento dei guadagni torna in primo piano la questione stadio e la costruzione di un impianto di proprietà, che darebbe più solidità dal punto di vista patrimoniale e più appeal al club in vista di futuri compratori. A questo proposito l'Inter ha prorogato l'esclusiva sui terreni dell'area individuata a Rozzano per la costruzione del nuovo impianto fino al 31 gennaio 2025. L’area si trova oltre il confine tra i due comuni dell’hinterland milanese, non lontana dal Forum di Assago, vicino alla tangenziale ovest. Nel 2023 l’esclusiva dei terreni era costata all'Inter circa 850.000 euro. Avanti con il progetto Rozzano in attesa di novità su San Siro e sul progetto di WeBuild, che "arriverà non prima di giugno", aveva detto qualche settimana fa Antonello.
Se la nuova Inter nasce nel segno della continuità con il 'vecchio' corso, la nuova proprietà andrà avanti sulla stessa linea anche per quanto riguarda il discorso rinnovi di Lautaro Martinez, Nicolò Barella e Simone Inzaghi. Se per il tecnico e il centrocampista la strada è in discesa, sul prolungamento del capitano c'è da lavorarci, perché nonostante le ultime dichiarazioni del giocatore, non sono i dettagli a mancare per chiudere la questione. L'argentino ha chiesto 12 milioni di euro a crescere, cifra eccessiva per i parametri fissati dal club e che andrebbe a creare una forbice troppo ampia tra lui e il resto della squadra.