Dagli anni '60 ai giorni nostri, sono diversi gli esempi di calciatori tornati a vestire la maglia della Beneamata dopo un primo addio, con risultati altalenanti
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Nel vorticoso calciomercato moderno non è certo impossibile che un calciatore ritorni a vestire la maglia di un club che lo aveva lasciato andare in precedenza: non può sorprendere, in tal senso, il recente riavvicinamento fra l’Inter e Joao Cancelo. Il portoghese non era stato riscattato dai nerazzurri al termine della stagione 2017/18 ma il suo nome, dopo l'esperienza alla Juventus e quella non ancora conclusa al Manchester City, è improvvisamente tornato sul taccuino della dirigenza interista, alla ricerca di un rinforzo per la fascia destra. Quello di Cancelo non sarebbe comunque il primo ‘cavallo di ritorno’ nella storia dell’Inter: ai nerazzurri è già capitato di accogliere un calciatore dopo un primo addio, con risultati talvolta discreti, altre volte un po’ meno.
L’esempio più recente è quello relativo a Cristiano Biraghi: il jolly della fascia sinistra fa parte della rosa 2010/11 raccogliendo due sole presenze stagionali, curiosamente entrambe in Champions League, prima di affrontare diverse esperienze in prestito ed essere ceduto al Pescara nel 2016. In Abruzzo fa bene nonostante la retrocessione e convince la Fiorentina ad acquistarlo. Con i viola fa ancora meglio ed entra così anche nel giro della Nazionale: tanto basta per convincere i nerazzurri a riportarlo a casa, in prestito con diritto di riscatto. In questa stagione, fino allo stop, ha giocato 26 partite fra campionato e coppe, con una rete segnata in Europa League. Restando in epoca recente, risultano invece meno fortunati i ritorni di Jonathan Biabiany e Davide Santon: entrambi ceduti nel 2011 dopo la delusione dell’Inter post Triplete (Santon addirittura a metà stagione in prestito al Cesena, prima del definitivo addio in direzione Newcastle), tornano nell’estate 2015 ma non lasciano il segno: il primo se ne va nel 2017 (prima in prestito allo Sparta Praga e poi definitivamente al Parma), il secondo viene coinvolto assieme a Nicolò Zaniolo nello scambio con la Roma che porta Radja Nainggolan all’Inter. Non convincente anche il ritorno all'ovile nerazzurro di Marco Andreolli: ceduto alla Roma nel 2007, gioca anche con le maglie di Vicenza, Sassuolo e soprattutto Chievo Verona prima di tornare alla Beneamata nel 2013. Nonostante le ambizioni, non trova molto spazio nell'arco di due stagioni e viene mandato in prestito al Siviglia, prima di tornare per una terza volta all’Inter nel 2016 e andar via definitivamente nel 2017, quando ad acquistarlo è il Cagliari.
Fra i ritorni ricordati con affetto dai tifosi c'è sicuramente quello di Goran Pandev: acquistato dall’Inter nel 2001, ad appena 18 anni, il macedone prima veste le maglie di Spezia e Ancona in prestito e poi viene ceduto alla Lazio, dove conferma le sue qualità. Torna a vestire la maglia nerazzurra nel gennaio 2010 ed è tra i protagonisti della stagione più vincente della storia del club. Di quella rosa non faceva parte Alvaro Recoba, ma anche la sua è la storia di un ritorno felice: il Chino, pupillo di Massimo Moratti, arriva nel 1997 e si presenta con una doppietta all'esordio e colpi spettacolari. La concorrenza in attacco però è troppa e la dirigenza di allora lo manda in prestito al Venezia nel gennaio 1999, dove aiuta la squadra della laguna a conquistare una tranquilla salvezza. Torna all'Inter nell'estate dello stesso anno e resta fino al 2007, chiudendo la sua esperienza in riva ai Navigli con lo scudetto vinto nella prima stagione post Calciopoli. Andando ancora indietro nel tempo ci sono casi curiosi, come quello legato a Mohammed Kallon: l'Inter lo acquista nel 1995 e, dopo i prestiti a Lugano, Bologna, Genoa e Cagliari, lo cede alla Reggina nel 1999. Qui il bomber della Sierra Leone va in doppia cifra, diventa uomo mercato e, dopo un'esperienza a Vicenza l'anno successivo, torna a Milano, sponda nerazzurra, nel 2001: in tre anni colleziona 65 presenze e 20 gol fra campionato e coppe. I 'cavalli di ritorno' non hanno arricchito il mercato interista solo in tempi recenti: persino due nomi della Grande Inter degli anni ‘60, la funambolica ala brasiliana Jair e lo stopper Aristide Guarneri, sono tornati dopo un primo addio. Lasciati i nerazzurri alla fine del ciclo delle grandi vittorie, nel 1967, il primo va in prestito alla Roma, il secondo viene ceduto al Bologna. Entrambi, però, non sanno stare troppo lontano dalla squadra che ha regalato loro memorabili successi in Italia e nel Mondo: Jair torna dopo una sola stagione e rimane fino al 1972, mentre Guarneri, passato anche da Napoli, fa ritorno all’Inter nel 1969, anche se disputa tre sole partite prima di salutare di nuovo Milano a fine stagione e terminare la carriera a Cremona.
L'esperienza, quindi, dimostra come non esista una regola precisa: se effettivamente Joao Cancelo tornerà all'Inter, solo il tempo potrà dire se la sua seconda vita nerazzurra sarà stata una 'minestra riscaldata' o un ritorno in grande stile.