Il presidente nerazzurro ospite della "Famiglia Legnanese"
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Una serata con... Beppe Marotta. Il presidente dell'Inter è stato ospite venerdì sera della fondazione Famiglia Legnanese per un incontro dedicato al calcio come "fenomeno di aggregazione" che per quanto modificatosi negli anni ha "mantenuto intatti di suoi valori sociali". Davanti a una nutrita platea, il numero uno nerazzurro si è raccontato e ha raccontato aneddoti e curiosità di oltre cinquant’anni di calcio vissuto, intervistato da Roberto Pacchetti, direttore della TGR-Testata Giornalistica Regionale: "Ho accettato di cuore questo invito - ha raccontato Marotta - perché venire a Legnano vuol dire venire nel territorio dove sono nato e cresciuto. Il mio è un lavoro bellissimo, mi piace stare tra la gente”. Nel suo discorso, Marotta ha spaziato dal passato più lontano al presente interista: “Gli obiettivi si raggiungono solo se tutti remano dalla stessa parte. Pulivo le scarpe e gonfiavo i palloni, l’umiltà è sempre stata una caratteristica che mi contraddistingue. In ogni squadra in cui sono stato ho cercato sempre di far tesoro di tutti gli insegnamenti. In particolare alla Juventus ho imparato il senso di appartenenza e la cultura della vittoria, valori che ho portato anche all’Inter. I grandi campioni in Italia non ci sono più, ma ci sono tantissimi nuovi grandi talenti. Per il calcio e lo sport italiano possiamo fare molto di più, ci mancano però gli stadi e i centri dove praticare lo sport a tutti i livelli”.