Il dg dell'Inter: "Suning ha alzato l'asticella con Conte: continueremo a crescere assieme"
Lautaro è un patrimonio dell'Inter e, di conseguenza, Lautaro è il futuro dell'Inter. In sintesi è questo il pensiero del dg nerazzurro Beppe Marotta: “La posizione contrattuale del giocatore non è assolutamente compromettente, in primis perché è un bravissimo ragazzo, è riconoscente verso l’Inter e verso le persone che l’hanno portato in Italia. Non è assolutamente in una situazione di disagio. Secondo perché l’Inter e Suning hanno dalla loro un obiettivo: quello di crescere. E nella crescita non bisogna rinunciare ai propri asset, ai propri calciatori". Un messaggio chiaro, insomma, a chi come il Barcellona ha messo gli occhi sull'attaccante argentino, tenuto conto anche della clausola di 111 milioni attualmente presente nel suo contratto. Clausola che in sede di rinnovo verrà sicuramente rivista o cancellata.
"Il mercato è imprevedibile - ha poi continuato Marotta all'uscita dalla riunione della Lega di Serie A - c’è sempre la volontà dei giocatori di scegliere il proprio destino ma non è tempo di parlare di trasferimento o rinnovo, credo che Lautaro sappia benissimo la fiducia e la stima che noi abbiamo per lui. Non c’è motivo di immaginare contrasto nell’ambito di una negoziazione del suo contratto”.
Detto questo, l'Inter intende proseguire lungo la strada tracciata con l'arrivo di Conte: "Siamo contenti, ma soprattutto lo siamo per il percorso che abbiamo svolto in questo avvio di stagione. Un percorso caratterizzato da linee guida che la proprietà Suning ha indicato e da un management che la proprietà ha scelto. Grande merito alla proprietà che garantisce anche grande stabilità economica e finanziaria. Il lavoro nell'ambito sportivo sta andando molto bene, siamo contenti. Volevamo alzare l'asticella rispetto alla passata stagione e l'abbiamo alzata. Stiamo raccogliendo risultati, ma non ci culliamo su questi Dobbiamo guardare il lavoro ed è questo il percorso che ci potrà garantire crescita e grandi soddisfazioni. A Conte non gli si chiede di vincere lo scudetto, ma di valorizzare al massimo la rosa. Mi sembra ci stia riuscendo benissimo e merita dei riconoscimenti".
Sul mercato di gennaio, dopo l'apertura di ieri a Vidal, parole invece un poco più di circostanza: “Sicuramente se faremo delle valutazioni in questo senso è perché vogliamo puntellare meglio un organico che per sfortuna e situazioni contingenti è carente in alcuni reparti. Lo è per un fatto di circostanze. Valuteremo che cosa questo mercato di gennaio offrirà. Direi poter cogliere quelle opportunità considerando anche che questo è un gruppo che ha dimostrato con i fatti grazie alla guida saggia dell’allenatore di meritare certi riconoscimenti. Il rispetto da parte nostra nei loro confronti, per chi gioca poco e per chi gioca di più, è totale. Sappiamo che questo è un mercato arido di contenuti, lo guardiamo certamente con ottimismo ma anche con grande realismo. E poi c’è grande rispetto per questo gruppo, la squadra sta rispondendo benissimo alle indicazioni dell’allenatore, come si è visto di recente con Borja Valero”.
Ma Conte è più tranquillo sul mercato rispetto alle parole pronunciate un mesetto fa? “E’ un grande professionista e soprattutto è un vincente. I vincenti cercano sempre di avere a disposizione il massimo e di ottenere il massimo. Le sue analisi e il suo modo di comunicare vanno capiti, io lo capisco benissimo. Il suo linguaggio lo adottano tutti. Quando è più moderato come in questo periodo vuol dire che la squadra ha risposto pienamente alle sue indicazioni. Lui è il primo a difendere i suoi giocatori perché stanno dando il massimo ed è questa la grande soddisfazione”.