Nelle prossime ora un nuovo incontro tra l'allenatore nerazzurro e i vertici del club dopo quello post sconfitta con il Bayern
Simone Inzaghi non è al momento in discussione, nonostante l'hastag #inzaghiout e la voglia di molti tifosi di non vederlo più sulla panchina nerazzurra. La dirigenza è più riflessiva e si rende conto che sarebbe assurdo rinunciare ora a un progetto che comunque l'anno scorso ha portato due trofei, oltre a una qualità di gioco più che soddisfacente. Non si può, però, nemmeno rimanere a guardare senza intervenire dopo tre sconfitte in campionato, una casalinga in Champions, e i tanti gol subiti da una squadra che faceva della difesa uno dei suoi punti di forza.
Ecco perché è previsto un nuovo confronto fra il tecnico e la dirigenza. Sarà un summit diverso da quello post Bayern Monaco, quando parteciparono tutti i giocatori. Prima di tutto perché sono pochi quelli che sono sopravvissuti all'esodo per gli impegni delle nazionali, poi perché se lo stop in Champions poteva anche essere messo in preventivo, quello di Udine non è accettabile. Soprattutto per il modo in cui è avvenuto.
In più ora si è costretti a fare sul serio. Alla ripresa c'è lo scontro con una Roma avvelenata dalla sconfitta interna con l'Atalanta, poi il doppio confronto col Barcellona che farà capire se ci sarà o meno un futuro nerazzurro in Champions League. Il confronto, insomma, sarà la base per ripartire. E già il fatto di poterlo fare con un Lukaku in più è una gran bella notizia per un allenatore che, al momento, non rischia. Ma per continuare a stare tranquillo non può più permettersi troppi passi falsi.