L'attaccante italoargentino non ha potuto varcare i cancelli del centro sportivo
La storia tra l'Inter e Pablo Daniel Osvaldo sta assumendo connotati ogni giorno più incredibili, tanto che l'attaccante starebbe addirittura pensando di intentare una causa nei confronti della società nerazzurra per mobbing, dopo che il club ha deciso di non fargli varcare i cancelli della Pinetina. Osvaldo, sospeso verbalmente e su carta da tutte le attività del club, nei giorni scorsi aveva fatto perdere le sue tracce per un blitz in Spagna.
L'ultimo retroscena è stato svelato dalla Gazzetta dello Sport secondo la quale l'italoargentino, una volta deciso di tornare ad Appiano Gentile dopo la fuga di qualche giorno in Spagna senz'avviso, sarebbe stato bloccato all'ingresso del centro sportivo per via del provvedimento di sospensione dall'attività del club. La frattura, se mai ce ne fosse stato bisogno, è certificata e le strade percorribili sono due: la rescissione consensuale del contratto dopo soli sei mesi oppure l'ipotesi, che il giocatore sta valiando, di intentare una causa per mobbing alla società nerazzurra.
La certezza in questo caso è che Osvaldo con la maglia dell'Inter non lo vedremo più, ma non è detto che il turbolento attaccante non possa restare in Italia. Da parte sua c'è la volontà di accettare il trasferimento solo in una società blasonata e c'è da dire che, nonostante tutto, le possibilità non mancano. Le piste percorribili portano a Juventus e Milan. Un ritorno in bianconero sarebbe possibile come sostituzione fino a giugno di Giovinco nel caso la Formica Atomica rescindesse il contratto con un anticipo di sei mesi; l'affare col Milan, invece, è una situazione che solletica Galliani.